Le meravigliose sale del Vescovado, fra i tesori più belli eppure meno noti di Mondovì, chiuderanno al pubblico per un tempo indefinito. Le tre sale, quella “delle Lauree”, quella “dei Vescovi” e quella “degli Arazzi”, fino a oggi erano aperte alle visite turistiche. Ma l’accordo fra Comune e Diocesi per il rinnovo, steso già alla fine del 2016 e valido per il periodo 2017-2019, non è mai stato sottoscritto.
La Diocesi di Mondovì comunica: «Preso atto che la formalizzazione congiunta degli accordi con il Comune di Mondovì per la fruizione turistica delle sale del Vescovado per il triennio 2017-2019 non è stata sottoscritta, si rende noto che le stesse, per ragioni di ripensamento, sistemazione e messa in sicurezza, non sono più accessibili, per motivi turistici, nel corso dell’attuale e del prossimo anno solare. Tale decisione è avvenuta dopo un incontro con il Comune stesso nel corso della scorsa settimana. L’intenzione è quella di salvaguardare il prezioso patrimonio storico e culturale che esse contengono per poterlo rendere nuovamente disponibile nella sua veste migliore in un futuro prossimo».
Le sale dunque restano chiuse, fino alla riapertura ancora da definire. Lo scopo è quello di migliorare la loro fruizione, non solo per le visite turistiche, ma anche per eventi culturali ed incontri valorizzando a pieno gli spazi e la bellezza artistica ivi contenuta. Parliamo della “Sala dei Vescovi” e soprattutto della “Sala degli Arazzi”, dove sono esposti quattro grandi arazzi realizzati dal maestro fiammingo Van Den Hecke su modello dei disegni di Rubens (rappresentano alcuni episodi raccontati da Tito Livio della guerra del generale romano Decio Mure contro i latini) e un crocifisso in avorio attribuito al Bernini.