Prima, la classe trasformata in redazione, con i giovani cronisti impegnati sul territorio, poi, la visita ad una redazione vera, quella del quotidiano “La Stampa”. È l’ultima esperienza degli alunni della Media di San Michele M.vì, coinvolti nel progetto “A scuola di giornalismo con Piero Dardanello”. Un viaggio nel mondo dell’informazione, curato dall’Associazione “Piero Dardanello” e realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e delle Amministrazioni comunali di San Michele M.vì, Vicoforte e Villanova M.vì, con lo stretto coinvolgimento delle testate giornalistiche locali. I giovani cronisti hanno visitato la redazione de “La Stampa”, nell’avveniristica sede di via Lugaro, dove il giornale che fu, tra gli altri, di Giulio De Benedetti ed Alberto Ronchey, si è spostato nel 2012. Venerdì scorso, grazie all’impegno dell’associazione presieduta da Sandro Dardanello, sessanta ragazzi delle terze Medie di San Michele M-vì e Vicoforte hanno conosciuto “la grande macchina del giornale”, dalle flash news fin dalle prime ore del mattino alla partenza dei corrieri nel cuore della notte. Dopo la visita al museo interno, un percorso tra le tappe decisive del quotidiano, l’esposizione degli strumenti di un tempo ed il ricordo dei collaboratori storici del quotidiano oggi diretto da Maurizio Molinari, i giovani monregalesi si sono spostati nel cuore pulsante del giornale: la grande, modernissima redazione. Luminosa, circolare, senza barriere. Un’esperienza arricchente, conclusasi con la fase operativa del laboratorio, dove, a partire da simulazioni di lanci delle agenzie di stampa, i ragazzi, raggruppati in piccoli settori operativi, hanno lavorato sulle notizie fino a dar vita ad una pagina di giornale. Portano a casa l’esperienza di lavoro, ma anche l’insegnamento e le belle parole del monregalese Luca Ferrua, giornalista cresciuto nelle nostre zone e oggi caporedattore de “La Stampa”, che ha voluto accompagnare la scolaresca in un tratto della visita: «In questo mestiere – ha spiegato Ferrua ai ragazzi – servono precisione e correttezza, ma ricordatevi che serve soprattutto passione. Più riusciamo a mettere passione in ciò che facciamo, più avrà valore aggiunto». Una testimonianza importante, un invito a coltivare un mestiere dal fascino sempre attuale.
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