A un anno quasi esatto dall'alluvione del 2016, Enrico Costa torna sul tema. «Nei giorni scorsi, a Roma, ho incontrato il nuovo Capo del Dipartimento della Protezione Civile, il dott. Angelo Borrelli, per un approfondimento circa la situazione conseguente all'alluvione del novembre 2016, per la quale è stato dichiarato lo stato d'emergenza e sono stati stanziati 51 milioni di euro. - dichiara l’on. Enrico Costa –. Il Capo Dipartimento mi ha illustrato l'attività in corso di svolgimento, in particolare il lavoro finalizzato alla ricognizione di tutti i danni occorsi ai privati ed alle attività produttive. Ricognizione che sarà utile al fine di addivenire alla cosiddetta 'fase 2', quella relativa proprio al ristoro di questi danni».
Il meccanismo per il risarcimento dei danni alle attività private è quello previsto dalla legge finanziaria del 2016: esso prevede l'attivazione di un credito di imposta, attraverso il quale il cittadino che ha subito danneggiamenti alla proprietà possa essere risarcito dallo Stato. «Per far partire questo meccanismo – continua l’on. Costa – sarà necessaria una deliberazione del Consiglio dei Ministri che consenta di estendere l'utilizzo del fondo per i danni ai privati ed alle attività economiche e produttive, attualmente di oltre un miliardo di euro, anche agli eventi alluvionali del 2016. Il Capo della Protezione Civile mi ha assicurato di aver avviato il relativo iter istruttorio».
L'altra problematica, segnalata quotidianamente da sindaci ed Amministratori locali, è quella legata alla pulizia dei fiumi, soprattutto per quanto concerne l'eccessivo deposito di detriti in alveo. «Nelle settimane scorse – conclude l’on. Costa – ho scritto al Presidente Chiamparino, che ricopre anche il ruolo di Commissario Straordinario per l’emergenza alluvione, in merito a questa situazione: il periodo di siccità che abbiamo attraversato ha messo bene in evidenza, infatti, gli accumuli di materiale litoide negli alvei, così come la presenza di ulteriori detriti. Anche questa è una situazione che va affrontata al più presto, garantendo ai Comuni interventi risolutivi soprattutto per prevenire ulteriori danni».