Consiglio comunale denso di argomenti, quello di lunedì sera a Monastero di Vasco. Si parte con i lavori pubblici per il 2018/2020, programma non molto ampio a causa della disponibilità di fondi limitata. Sono due le principali opere previste, e non si tratta di novità: se ne era già parlato negli anni e con Amministrazioni precedenti. La prima viene indicata dal sindaco Giuseppe Zarcone come più “ideale”: la costruzione di un tronco fognario che da località Coste (in corrispondenza della curva dei Gandolfi) serva fino alla Statale. Il progetto deve ottenere il sostegno dell’azienda che si occupa della gestione del ciclo integrato della acque nella zona di Monastero, ma si spera di risvegliare l’interesse anche di Mondovì, in quanto il tronco, scendendo, potrebbe servire anche la zona a sinistra della Statale. Il secondo intervento, più realizzabile, è la sistemazione della frana in via Lume per circa 125 mila euro, da realizzarsi con i fondi Ato, che la Regione distribuisce tra le Unioni montane. La minoranza, d’accordo con il tronco fognario, chiede un chiarimento sul recupero della via: «Ci chiediamo come verrà utilizzata via del Lume, se solo per i privati, residenti e aventi diritto, oppure se verrà riaperta al transito per tutti». «La mia idea sarebbe di riaprirla indistintamente – risponde il sindaco –, ma solo se la messa in sicurezza non comporterà una spesa troppo impegnativa». Per l’approvazione del programma biennale (2018-2019) dei servizi e delle forniture, vengono inseriti nel piano il servizio di sgombero neve, che prevede una spesa di 40,500 euro ogni anno, e il servizio di trasporto alunni, per circa 20 mila euro l’anno. Non viene indicato, perché non supera di poco la soglia prevista, l’appalto per il servizio di mensa scolastica. Non ci sono variazioni sulle tariffe comunali di Tari, Imu, Tasi e Irpef. L’Imu rimane, per il Comune, invariata e con il massimo importo possibile, per garantire l’equilibrio finanziario e coprire le spese importanti come quella per lo sgombero neve. «Speriamo di poterla ridurre nei prossimi anni, ma dato che non può essere cambiato durante l’anno, preferiamo mantenerla alta per essere sicuri di non trovarci poi nel bisogno», spiega la maggioranza.
Accolta la proposta della minoranza per creare una Commissione di lavoro
Renato Ferrua, capogruppo della minoranza, ha voluto sottolineare il clima disteso e collaborativo che effettivamente caratterizza i lavori del Consiglio comunale: «Abbiamo votato favorevolmente molti aspetti perché vogliamo instaurare uno spirito di collaborazione. Anche se non saremo favorevoli al bilancio, per motivi politici, vogliamo comunque concorrere alla realizzazione di un programma per cui la popolazione ha dato fiducia alla maggioranza». La discussione nasce sulla programmazione, restando comunque moderata: «Non siamo d’accordo con questo documento di programmazione. Sappiamo che era già il programma della maggioranza, ma secondo noi si poteva fare qualcosa in più. Anche il bilancio avrebbe potuto essere discusso prima con la minoranza, forse così saremmo stati più propensi ad accettarlo. Per questo chiedo che si valuti di creare una Commissione con il sindaco e i capigruppo per avere un luogo informale in cui confrontarsi. Ad esempio, vorremmo proporre alcuni progetti che noi avevamo già in mente: la creazione di alcuni percorsi turistici e un’idea per sviluppare ancora meglio la Fiera dell’Asino, una realtà che ormai ha acquistato un certo peso. Vorrei portare avanti quanto promesso per questo periodo, visto che poi non mi candiderò alle prossime elezioni amministrative», conclude Ferrua. Improntata alla collaborazione anche la risposta di Zarcone: «Non abbiamo ritenuto necessario coinvolgere nella redazione del bilancio perché si tratta di un “bilancino” molto limitato, non ci sono grandi cose. Ma mi dichiaro più che favorevole alla creazione di questa Commissione, e molto contento della piega che stanno prendendo le cose: i consigli comunali sono diventati luoghi di una discussione corretta e produttiva».
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