Di fatto è come se fossimo tornati a novembre dello scorso anno, quando davamo notizia dell’aggiudicazione dell’appalto per la costruzione e la gestione del forno crematorio alla Hysteron di Piscina, insieme a Giò Costruzioni di Sanremo ed Amenta Costruzioni di Cuneo (unite in un’Associazione temporanea d’imprese). Dal Tar di Torino, infatti, è giunta la notizia del ritiro del ricorso presentato dalla Parlato Costruzioni di Napoli, che, insieme all’Ad Servizi, era la seconda Ati in lizza per la gara d’appalto. Un nulla di fatto, dunque, con la Parlato che rinuncia a proseguire il contenzioso. E ora che succede? Si riparte dall’aggiudicazione dell’appalto. Comune e Hysteron firmeranno il contratto e quindi partirà la fase progettuale, per la quale le tempistiche previste sono di circa 180 giorni. Il progetto dovrà quindi passare il vaglio della Conferenza dei servizi in cui Provincia, Asl ed Arpa potranno avanzare le loro prescrizioni. Una volta ricevuto il definitivo nulla-osta (si stima verso l’autunno), la ditta appaltatrice avrà 300 giorni di tempo per realizzare l’opera.
Forno crematorio di Magliano Alpi: lo farà la Hysteron
La Parlato di Napoli ha ritirato il ricorso al Tar. L’appalto resta in mano alla ditta di Piscina.