Il Mod è una sottocultura giovanile sviluppatasi tra gli anni ‘60 e i ‘70, ma che si è fortemente radicata nella cultura musicale tra la fine di quel decennio e i primi anni ‘80: prepotente è il modo con cui presta il fianco a moda e look, eccentrico, spesso accompagnato da uno scooter accessoriato. I mod formavano appuntamenti fissi in cui la musica divenne acceleratore del fenomeno: inizialmente i “modernisti” ascoltano jazz, ska, rhythm & blues e soul, ma col tempo si riconosceranno all’interno di sonorità rocksteady e punk. Se territorialmente il fenomeno è localizzato nel Regno Unito, l’Italia e in particolar modo Torino, sono luoghi dove la cultura Mod esprimono le principali rappresentanze del Continente. Una di queste è senza dubbio la band degli Statuto (il nome deriva dall’omonima piazza torinese, luogo di ritrovo dei Mods torinesi), ancora oggi considerati i principali, più accreditati e migliori esponenti in Italia. Con 30 e più anni di onorata carriera, 14 dischi e tanti live alle spalle, Gli Statuto tornano ora all’Hiroshima Mon Amour per presentare il loro nuovo disco Amore di Classe (live venerdì 5 febbraio), primo concept album della band, uscito da pochi giorni.
Alcuni dei live nel Capoluogo saranno poi occasione per conoscere nuovi artisti: dall’olandese Jacco Gardner (giovedì allo sPAZIO 211) al jesino Manuel Volpe, cantautore che merita di essere ascoltato sia per capacità autoriali, sia per quelle musicali, in cui mescola sapientemente jazz, cantautorato e musica acustica (stessa sera al Magazzino sul Po); i Golden Void invece sono una delle offerte musicali più interessanti del Blah Blah (sabato), a cavallo tra lo stoner e lo space rock.
Non del tutto sconosciuti forse i nomi degli Ulan Bator (anche loro in Via Po, a inizio settimana), storica band francese di post rock, e dei locali Med In Itali che nella “casa” delle Officine Corsare presenteranno il nuovo disco (di cui si approfondirà l’ascolto nelle prossime settimane).
Anche l’offerta musicale della provincia sarà di qualità assai alta in settimana. Si parte dal Monregalese dove arriva (venerdì) Gnola, uno dei migliori chitarristi blues in circolazione e che al Caimano Felice si potrebbe dire essere ormai “di casa”. Rock Bazar invece (sabato al teatro Milanollo di Savigliano) è lo spettacolo che Massimo Cotto, conduttore di Virgin Radio, porta nei teatri insieme alla cantautrice Cristina Donà e al chitarrista di Capossela, “Asso” Stefana, e in cui si racconta, in musica un po’ come alla radio, l’epoca d’oro del rock attraverso le storie dei suoi protagonisti tra racconti orfici, miti, leggende e avvenimenti accaduti. Il Caffè Boglione di Bra porterà nella propria Arena, rispettivamente sabato e domenica, lo spettacolo ipnotico di Lord Theremin & Dj Gabro Jano (world, ethno-beat ed elettronica sono il tappeto musicale sul quale sale in cattedra il theremin) e il cantautorato di Bob Corn (canzoni ridotte all’osso, spoglie ed efficaci, che trovano la loro forza nell’intensità dell’interpretazione e nella loro capacità evocativa). Il 7 febbraio alla Birrovia di Cuneo si presenteranno infine Sabrina Oggero Viale e Alberto Marsico per un caleidoscopio sonoro tra jazz, soul, swing, blues e pop.
Lo Statuto del Mod
Il chitarrista blues Gnola al Caimano Felice; Bob Corn al Boglione. Rock Bazar, opera rock al Milanollo con Massimo Cotto, Cristina Donà e “Asso” Stefana