La Milano-Sanremo “storica” veste i colori valbormidesi

Un manipolo di impavidi cicloamatori valbormidesi affronterà per il secondo anno consecutivo l’impresa.

Un manipolo di impavidi cicloamatori valbormidesi affronterà per il secondo anno consecutivo l’impresa della Milano-Sanremo “storica”. Capeggiati dall’eroico Luciano Berruti, Jacek Berruti, Rinaldo Passarotto e Luciano Moretto intraprenderanno la mitica Classicissima ciclostorica con bici d’epoca partendo di notte da Milano per raggiungere Sanremo pedalando su biciclette originali costruite prima del 1930: pesi e meccanica, divise d’antàn, tutto ricalca la fatica immane che dovevano affrontare i ciclisti per percorrere la distanza tra le due città. 

Dopo la prima edizione in sordina e un rodaggio nei due anni seguenti, l’appuntamento è fissato per il 19 marzo del 2016 con regole ancora più severe in fatto di ricostruzione storica della Classicissima: i controlli sull’originalità dei velocipedi usati sono ancora più severi e un giudice esperto e severo darà il nulla osta solo a chi usa veramente mezzi storici. 50 gli iscritti per questa edizione (contro i 18 di quella precedente) che dovranno percorrere 284 i chilometri: la partenza è fissata per le 00 di sabato 19 marzo da Milano e l’arrivo è previsto a Sanremo intorno alla ore 15 dello stesso giorno. La “Classicissima d’epoca” giunta alla quarta edizione e soprattutto dopo la versione in tratta unica del 2015 che tanto successo ha riscosso tra i partecipanti, ha l’intento di rimanere il più possibile fedele alla tradizione. Nel pomeriggio di venerdì 18 marzo ore 14 si terranno in centro a Milano da Rossignoli, Corso Garibaldi le operazioni preliminari e la “punzonatura”. Dopo di che le biciclette storiche saranno esposte in mostra per gli appassionati nella sede Faema-Mumac di Binasco con la supervisione del Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo. In tarda serata, gli scrittori di ciclismo Gregori e Pastonesi parleranno della storia della Legnano con particolare riferimento al periodo tra le due guerre. Il via ufficiale a mezzanotte dal Castello Visconteo di Binasco con tanto di torce, autorità e banda che intonerà la Marcia Reale. Cinque i rifornimenti previsti sul percorso.

Al Turchino, un tempo salita spartiacque e a volte decisiva della corsa, ci sarà tempo per un the caldo e per una foto presso il cippo inaugurale dedicato a Costante Girardengo, vincitore di ben 6 Milano-Sanremo e transitato in testa al Colle nel 1918, 1921, 1922, 1925 e 1926. Altri tempi. Sì, altri tempi e altro ciclismo che i partecipanti alla Classicissima vogliono onorare e rinverdire con questa pedalata ciclo-storica. Domenica 20 marzo ad Alassio, con l’organizzazione dell’Alassio Bike e della Gesco, una kermesse tipo pista attenderà i reduci dalla grande fatica, rinnovando così la tradizione che permetteva ai corridori di arrotondare con gli ingaggi i modesti premi della corsa.

Il problema di questo manipolo di coraggiosi sarà la velocità media. I professionisti rolleranno a 45 all’ora. Gli amatori su quelle bici pesanti come un cancello e senza sofisticati cambi, forse nemmeno a 20. Ecco perché sono costretti a partire di notte. Certo, le strade di oggi sono delizia, rispetto a quelle che ad Alfredo Binda parevano letti di fiume prosciugati, solcate da ormaie che imprigionavano le ruote, col ciclista che doveva destreggiarsi come un acrobata. Nessuno ha nostalgia di quella viabilità massacrante: ma c’è il desiderio di scoprire sensazioni perdute, di sfiancarsi, di affrontare difficoltà anacronistiche. Persino le procedure burocratiche della corsa d’epoca sono eseguite rigorosamente secondo le regole di una volta, a cominciare dalla punzonatura, eseguita con un apparecchio di ferro che marchia il telaio, per evitare cambi non autorizzati. E la firma, con pennini e calamai, a suggellare le presenze, reiterate ai punti di controllo, previsti in quel di Pavia, Tortona, Novi Ligure, Ovada, Voltri, Savona, Alassio. Infine l’agognato traguardo posto sotto lo stesso striscione della gara ufficiale.

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