Nella nottata del 18 marzo avevano tentato di entrare in Seminario, spaccando un vetro del lucernario. Si pensò subito a un tentato furto. I ladri però si erano feriti coi vetri rotti, avevano abbandonato l'impresa e erano dati alla fuga da una uscita laterale.
I carabinieri, effettuato un accurato sopralluogo, avevano raccolto una serie di indizi che gli avevano consentito di cominciare le indagini e procedere a una serie di accertamenti. Grazie ad alcuni testimoni, riuscivano ad individuare i responsabili del fatto: tre sedicenni tutti residenti a Mondovì.
Spiega il capitano Raffaello Ciliento, comandante dei Carabinieri di Mondovì: «I ragazzini, non ponderando le reali conseguenze del loro azioni, forse per cimentarsi in una sorta di "prova di ardimento" da poter raccontare ai coetanei, avevano deciso di entrare nella struttura vescovile. Sulla base della ricostruzione dei fatti i tre sono stati denunciati alla Procura dei Minorei di Torino. Va riconosciuto ai loro genitori – decisamente mortificati dall’accaduto – il senso di responsabilità mostrato: hanno fornito piena collaborazione ai militari, evitando atteggiamenti ostruzionistici nella ricostruzione dei fatti o gratuitamente autoassolutori una volta che la responsabilità nei confronti dei loro ragazzi veniva accertata».