Qualcuno è andato “oltre”, qualcuno ha... scoperto la “primavera”. Oggi il “Popolo della Granda”, lista elettorale legata all’ex Pdl, è definitivamente sparito dal Consiglio comunale di Mondovì. Così come l'UDC già da un po’ di tempo. Due settimane fa cinque dei sei consiglieri (Rocco Pulitanò, Giuseppe Aimo, Ignazio Aimo, Gianni Mansuino e Ciro Gola) hanno costituito e sono entrati nel nuovo gruppo consigliare “Mondovì oltre”. Gruppo fondato, come detto, anche da Ciro Gola, ex UDC. L’unico “superstite” era Ezio Tino che ha costituito un nuovo gruppo dal nome “Lista civica Primavera di Mondovì”.
Gola presenta così il nuovo gruppo: «Intendiamo investire sulla capacità di dialogo coi cittadini,me non sulle indicazioni politiche di partito. Raccogliere in un unico bacino civico le energie di varie estrazioni categorie sociali, in un momento in cui i partiti non godono di buona salute. Tutti conoscono le nostre esperienze e la nostra provenienza: la nostra adesione alla maggioranza non è mai stata in discussione».
Dall'opposizione Stefano Tarolli commenta con ironia: «La parola “oltre” è simile a “altro”. Solo che la parola “oltre” dice la Treccani, significa che si vuole andare avanti, ma in un solco già tracciato. Invece “altro” significa cambiamento. Scopriamo ora in consiglio comunale che il Popolo della Granda non esiste più».
Il “Popolo della Granda” era il nome della lista che nel 2012 appoggiava il candidato sindaco Viglione e che si rifaceva all'allora Pdl, pur non avendo il nome completo della ex coalizione berlusconiana, a cui all'epoca aderiva anche Enrico Costa.