Le 29 nuove telecamere (a cui si aggiungono 3 “varchi” per controllare le targhe, e altri 3 ne arriveranno in seguito) saranno collegate in tempo reale con la Polizia locale.
C’è già chi teme una Mondovì in versione “1984”, con spie elettroniche a monitorare la vita privata dei cittadini… ma qua, più che altro, si parla di sicurezza. Dalla scorsa settimana a Mondovì sono attive le nuove 29 telecamere di sorveglianza. Funzioneranno 24 ore al giorno, saranno connesse con la centrale dei vigili e all’occorrenza con le forze dell’ordine provinciali. Consentiranno di smascherare ladri, vandali ma anche chi fa il furbetto con l’automobile.
Le telecamere coprono quasi tutte le zone della città: Altipiano, Breo e Piazza (alcune sono state installate specificamente davanti alle scuole Elementari, medie e Superiori) e in molte aree periferiche, comprese le frazioni. Il costo complessivo è stato di circa 170 mila euro.
Come funzionano?
Le 29 nuove telecamere (a cui si aggiungono 3 “varchi” per controllare le targhe, e altri 3 ne arriveranno in seguito) saranno collegate in tempo reale con la Polizia locale. «Sono tutte telecamere ad alta definizione – spiega Mandrile –, la visualizzazione in tempo reale è di qualità televisiva tanto è fluida. Merito di una connessione a fibre ottiche interrate, che ha richiesto mesi di lavoro». La copertura stimata, per la città Mondovì, è dell’85% delle attività. Cosa significa? «Che le telecamere possono essere usate per monitorare interi percorsi di fuga di chi delinque».