Martedì mattina il Giudice di pace di Mondovì, dr. Nasi, ha respinto due ricorsi presentati da un automobilista – assistito dall’avv. Mario Bovetti – contro l’utilizzo improprio dell’autovelox di Pogliola, che secondo i ricorrenti stando a una sentenza della Corte di Cassazione in quella tipologia non può essere posizionato lungo una strada urbana che attraversa un centro abitato. Quindi il punto del contendere: Pogliola è da considerarsi “centro abitato” oppure no? Per gli avvocati, sì, per le Prefettura no. Infatti recentemente ha spiegato che in “quel tratto di strada, tenendo conto del tasso di incidentalità, delle condizioni strutturali e della media di traffico, non sia possibile il fermo di un veicolo senza pregiudicare la sicurezza alla circolazione. Quindi sia possibile sistemare dispositivi di controllo del traffico, senza la contestazione immediata”.
Nei particolari l’automobilista era stato sanzionato con due contravvenzioni da 169 euro (118 se pagate entro 5 giorni) e la perdita di un totale di sei punti per essere stato “pizzicato” a transitare una volta a 81 km orarie e un’altra a 86 km orari. Una prima udienza si era svolta a giugno, quando il dr. Nasi aveva rinviato tutto al 25 luglio. «La motivazione sarà disponibile fra alcuni giorni – la dichiarazione dell’avv. Bovetti – quindi decideremo se fare appello».
Per non perdere punti l’automobilista proprietario dell’auto può non indicare il nome del conducente: ma in questo caso deve pagare una multa in più di 286 euro per qualunque superamento (ridotta a 200,20 euro, se pagata entro 5 giorni). Intanto dal 21 luglio gli automobilisti devono prestare ancora maggiore attenzione: una nuova circolare ministeriale infatti chiede alle diverse Forze di Polizia di intensificare i controlli su strada, stante l’aumento degli incidenti, in base alla velocità, rispetto di indossare le cinture e uso del cellulare durante la guida.
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