Chissà se qualche studente riuscirà a immergersi nella storia e a risolvere il “mistero” del quadro di Manet. Dal mese scorso il grande dipinto “Il signor Arnaud a cavallo”, attribuito a Manet ma terminato postumo da qualche artista ignoto, è esposto a Mondovì Piazza, al Museo della ceramica, per celebrare i 25 anni della Fondazione CRC.
Domenica 26 novembre la Fondazione invita famiglie, scuole e ragazzi dai 6 ai 12 anni ai laboratori didattici gratuiti, per scoprire l’opera d’arte. Un’iniziativa collaterale alle ultime due mostre inaugurate nelle scorse settimane, quella di Mondovì (“Il caso Manet”) e quella a Cuneo (“Piet Mondrian Universale”). Per partecipare ai laboratori è necessario iscriversi telefonando al 370/3309550 o scrivendo a didattica@sanpaolo-coop.it per Mondrian a Cuneo, chiamando il 333/6490607 (dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12) o mandando una mail a museodellaceramica.didattica@yahoo.it per Manet a Mondovì.
“Il caso Manet: sulle tracce di monsieur Arnaud” è il titolo dei laboratori didattici collegati alla mostra su Manet: gli ingredienti principali sono un famosissimo artista, un quadro incompiuto, una fotografia d’altri tempi e un collezionista spregiudicato. Attraverso l’illustrazione delle moderne tecniche di analisi impiegate dai restauratori, integrate con fotografie d’epoca e dati d’archivio, i partecipanti saranno chiamati a compilare il proprio strumento di indagine. Scopo dell’attività è ricostruire la storia del dipinto, la tecnica con cui fu realizzato e le vicende che lo hanno portato fino a noi così come lo vediamo: i ragazzi saranno accompagnati lungo l’avvincente percorso di ricerca in cui diventeranno restauratori che esaminano l’opera, giornalisti chiamati a intervistare Eduard Manet, detective che devono ricostruire il complesso intreccio di vicende di cui il dipinto è stato protagonista. Il laboratorio, incentrato su un unico quadro, intende fornire ai partecipanti tutti gli strumenti per leggere l’opera d’arte nella sua interezza, attraverso elementi giocosi e avvincenti, per finire con un’esperienza creativa.