Lunedì pomeriggio nei boschi tra Frabosa Sottana e Monastero di Vasco è stato trovato un fungo diverso da quelli che di solito abitano i nostri boschi. Lo scopritore, Giovanni Bertola (titolare dell’immobiliare Bertola di Frabosa Sottana), ha subito immortalato l’evento: si tratta del Clathrus archeri, o Anthurus archeri, ovvero fungo tentacolo, comunemente conosciuto come “Octopus Stinkhorn” (“fungo polpo”) o “devil’s fingers” (“dita del diavolo”), un fungo saprofita parente del fungo lanterna.
Questa specie è originaria dell’Australia, ed è stato accidentalmente introdotto in Nord America, Asia ed Europa alla fine del 1800, attraverso un sacco di lana proveniente da quelle colonie e destinato alle filature d’Europa. Il primo esemplare di Clatrhus Archeri nelle Americhe fu osservato nel 1980, forse introdotto nel terreno di piante esotiche importate negli Stati Uniti. La sua prima apparizione in Europa risale al 1918, quando un esemplare fu trovato in Francia nei pressi di una base militare che era stata occupata dalle truppe australiane durante la prima guerra mondiale. Le sue spore, molto piccole ma resistenti, sopravvissero all’immenso tragitto, trovando un nuovo habitat in cui prosperare. Il “fungo polpo” è da considerare una specie alloctona che non minaccia però la biodiversità locale. Il giovane fungo si sviluppa da una struttura a forma di uovo parzialmente interrata, da cui fuoriescono da 4 a 7 “braccia”, inizialmente erette e unite all’apice. Le “braccia” si aprono successivamente mostrando la parte interna rosa-rossastra, ricoperta da una mucillaggine verdastra contenente le spore, la gleba. A maturità, il fungo emana un odore simile alla carne putrida per attirare le mosche che contribuiscono alla diffusione delle spore.
Sia per l’aspetto che per l’odore, il fungo non è invitante, ma allo stato di ovolo in alcuni Paesi viene consumato senza problemi.
Il “fungo polpo” australiano trovato nei boschi tra Frabosa e Monastero
Allo stato di ovolo in alcuni Paesi viene consumato senza problemi.