È da anni che una delle cabine della vecchia funicolare è parcheggiata senza utilizzo vicino al "Cigna-Baruffi-Garelli". Parliamo della funicolare azzurra, che funzionava fino al 1975 e fu smontata a metà anni '90, quando partirono i lavori per il nuovo impianto, con le nuove vetture dal design firmato Giugiaro.
Fin dal primo giorno si pensò a “far qualcosa” di quelle storiche carrozze, ancora affascinanti e soprattutto testimoni di un passato importante e unico per Mondovì. Furono traslocate in un’officina meccanica di Pianfei, per essere rimessa a nuovo - ovviamente solo nella parte esterna (porte, tettuccio e vetri). Nel giugno 2015 una delle due carrozze venne collocata a Breo, vicino al Palaitis. Si fecero tante ipotesi sul suo riutilizzo: si pensava anche di collocarle in una rotonda alle porte della città (ipotesi poi scartata per ragioni di visibilità della circolazione), ma non se ne combinò nulla.
Da tempo il dibattito cittadino è aperto. Stavolta però sono stati gli studenti del "Cigna-Baruffi-Garelli" a farsi avanti: «Siamo pronti a progettare un riutilizzo con le nostre mani», hanno detto. «L'idea, in un primo tempo, era quella di collocare la cabina nell'aiuola verde che si trova davanti alla scuola –spiega il dirigente, il prof. Giacomo Melino – . Il Comune però, dopo essere stato contattato, ha sollevato alcune obiezioni chiedendo che alla "fune" venisse riservato un ruolo più "pubblico"».
Una delle idee in campo resta quella di trasformarla in "box per ufficio turistico", a Breo. Melino: «I nostri studenti si farebbero carico della progettazione di una nuova collocazione e anche di una adeguata illuminazione. Ci sono altre ipotesi: collocarla nel Parco Europa oppure a fianco dei binari della funicolare di oggi, all'incirca all'altezza del passaggio dove la cabina che sale incrocia quella che scende».