C’erano le bombe, la devastazione della guerra e un pallone che continuava a correre. «Sono partito che ero un ragazzo, giocare a calcio era un modo per sfuggire alla povertà e scappare. Quasi una necessità. Ora torno come uomo». Il calcio c’è e ci sarà sempre, anche e soprattutto ora che Darko Damnjanovic è tornato a casa. 15 anni dall’ultima volta, sempre con la moglie Aleksandra a fianco e, adesso, i due bimbi. Ha mollato tutto per inseguire i suoi sogni. «Allenatore professionista», ce lo dice senza giri di parole,...
Darko, cuore diviso a metà tra Stella Rossa e Ceva: «Sono tornato a casa»
Mister Damnjanovic lascia Ceva: «Dopo la guerra ho trovato da voi la mia seconda famiglia. Qui per allenare tra i grandi»