Sono stati i primi giovani a svolgere servizio civile in Comune a Mondovì. Hanno cominciato nel febbraio 2020 quando, per la prima volta, l’Amministrazione ha aperto un bando. «E di certo non ci aspettavamo di farlo un anno… in cui si è stravolto tutto», dicono Pietro Anania e Maurizio Dardanello. Hanno aderito al progetto “Mondo-vì-vo” dell’Ufficio ambientale (niente a che vedere col Comitato dei residenti anti-polo logistico: un caso di omonimia), e si sono trovati a doversi reinventare nelle ore di smart working.
UN TEMA SENSIBILE
«Il nostro progetto – racconta Pietro – coinvolgeva diverse aree: raccoglievamo le segnalazioni sui rifiuti abbandonati, ci interfacciavamo coi volontari civici e con la ditta che si occupa della raccolta rifiuti. Abbiamo seguito l’assegnazione del servizio di canile, i progetti sulle colonie feline, l’organizzazione della giornata ecologica di “MondoQui”». «È stato formativo – commenta Maurizio –, anche se molto diverso da come si poteva immaginare. A marzo, quando è scattato il lockdown, avevamo appena cominciato». Come si affacciano i giovani monregalesi al tema dell’ambiente? Con quale sensibilità e con quale approccio? «È un tema che coinvolge fasce d’età diverse – ci dice Pietro –, ma in larga misura direi che chi si approccia a questo argomento sono i giovani e i pensionati. La fascia tra i 40 e i 60 anni, forse per mancanza di tempo, è quella meno coinvolta. La sensibilità? Va stimolata, e in modo innovativo, attraverso iniziative di comunicazione che attraggano interesse».
«PROGETTO VINCENTE DA RIPETERE»
L’assessore Erika Chiecchio: «Era la prima volta che il Comune di Mondovì apriva un bando per impiegare giovani che scelgono il servizio civile volontario. I due ragazzi che hanno aderito hanno lavorato benissimo, sia io che gli uffici siamo stati davvero soddisfatti. Un progetto vincente, da ripetere». Si rifarà nel 2021? «Il progetto raddoppia – afferma l’assessore –: abbiamo aperto un bando con quattro posti, due per l’Ufficio ambiente e due per il Dipartimento Cultura». I due protagonisti che ne pensano? «Un’esperienza utile, formativa e di grande valore. La consigliamo a chiunque».