Striscioni ai cancelli delle scuole chiuse. Una mobilitazione via whatsapp. E anche una lettera diretta al presidente Alberto Cirio, inoltrata dallo stesso sindaco di Mondovì, Paolo Adriano. Tutto questo accade a MOndovì: per ribadire alla Regione che la DAD, didattica a distanza, non può essere la soluzione.Ecco l'iniziativa del gruppo "PAS Mondovì - Priorità alla Scuola". Una forma di protesta che contesta la decisione di chiudere le scuole, adottata da Cirio, nel metodo e nel merito.
Nel merito, perché «la scuola deve essere l’ultima a chiudere in un paese civile che tiene in considerazione le nuove generazioni – scrivono i genitori –. Tali restrizioni richiedono alle famiglie una riorganizzazione immediata per conciliare le esigenze lavorative e la chiusura delle scuole, soprattutto quando la misura si rivolge a minori di 14 anni, tutelati dalla legge per quanto attiene la custodia». Ma anche nel metodo, perché «la comunicazione avvenuta venerdì 5 marzo per misure vigenti da lunedì 8 marzo». Perché come fa una famiglia, coi genitori che lavorano, a riorganizzare la vita delle prossime due settimane (almeno: ma c'è il timore che sia molto di più) in due giorni? Le babysitter, ammesso che si trovano, costano. E chi non può ricorrere ai nonni? E chi può, ma ha paura di metterli a rischio perché non ancora vaccinati?
Scrivono i genitori al sindaco: «Tale riorganizzazione è richiesta in assenza di supporti per le famiglie: non sono stati rinnovati né i congedi parentali, né i bonus baby sitter per nessuna categoria di lavoratori ed oltretutto in passato tali misure erano confermate solo per le zone rosse, richiedendo di fatto una riattualizzazione per le zone arancioni rinforzato Le famiglie hanno fatto presente che in molte situazioni, inoltre, non possono appoggiarsi ai nonni o perché non presenti o perché fragili e quindi bisognosi di tutela in relazione alla pandemia Covid 19. Si sottolineano anche le situazioni di smart working dei genitori che si concretizzano come irrealizzabili nel momento in cui i figli non hanno la propria organizzazione di vita quotidiana. A queste situazioni di estrema difficoltà si unisce la preoccupazione per il disagio dei minori, unici penalizzati dalle restrizioni attuali».
I genitori hanno poi fatto tutta una serie di richieste. L'assessore all'Istruzione Luca Robaldo, che ha incontrato il gruppo PAS in una videoconferenza nei giorni scorsi, ha sottoposto le istanze al sindaco. E Adriano ha confermato di inoltrarle al presidente Cirio, la lettera dovrebbe essere inviata oggi stesso. Cosa chiedono i genitori? Diffusione dei dati relativi al contagio nelle scuole, aggiornamenti sul progetto Scuola Sicura, sussidi per le famiglie (congedi parentali e bonus baby sitter
per tutte le categorie), turnazioni di frequenza in presenza a piccoli gruppi e possibilità di mantenimento di frequenza in presenza a scuola per i figli di lavoratori essenziali e ragazzi con disturbi BES. Una cosa, quest'ultima, su cui la Regione ha delegato gli Istituti a operare in autonomia - LEGGI QUI.