Mondovì fa vanto di essere “città dello sport”. Ma gli spazi aperti, ovvero le aree sportive pubbliche e gratuite, rispecchiano questa idea? Sono adeguate? Se lo chiede – e lo chiede all’Amministrazione – Domenico Ficara, studente di Scienze motorie a Torino appassionato di sport, che ha inviato una lettera aperta al giornale e al Comune. Portando all’attenzione pubblica due esempi: «Il primo è il giardinetto in corso Genova, dove c’erano due porte da calcio: solo pali e traverse, ma era già qualcosa. Ora sono state rimosse, e si è perso uno spazio di svago. Così oggi i bambini giocano sull’asfalto: certo, ai bambini basta poco, ma forse si meritano qualcosa in più. Il secondo esempio è il campo da basket in via Ortigara (intitolato all’assessore comunale Giorgio Tino, ndr): le recinzioni sono arrugginite, i canestri vengono lasciati a loro stessi (uno è caduto e non è mai stato sostituito), ci sono buchi nella pavimentazione con rischio di infortuni, le retine del canestro sono un miraggio. È l’unico campo da basket pubblico in tutta Mondovì ed è abbandonato a sé stesso. Io capisco che dovremmo essere noi a prenderci cura degli spazi che frequentiamo, capisco lo scoraggiamento dovuto ad atti vandalici, ma non capisco perché a rimetterci debbano essere sempre ragazzi, bambini, adulti, realmente interessati a questa realtà». Temi non banali: anche perché la pandemia, e l’isolamento sociale che ha costretto tanti ragazzi a rinunciare alle palestre, hanno portato a rivalutare gli spazi all’aperto. Come è il caso della palestra open-air allestita nei giardini di via Della Cornice, ora utilizzati dal gruppo Calisthenics.
La lettera è arrivata all’assessore allo Sport Luca Robaldo, che ha preso contatto col 21enne: «Ho letto con attenzione le parole di Domenico ed ho deciso di chiamarlo, per ringraziarlo del grande senso civico che ha espresso e per chiedergli di aiutare l’Amministrazione con idee innovative. Sono contento che abbia accettato il mio invito e che potremo collaborare: non appena sarà possibile ci incontreremo, anche con gli altri ragazzi che lui coinvolgerà, e sono convinto che potremo dare vita a progetti importanti, simili a quanto già fatto al parco di via Della Cornice».