È stato inaugurato stamattina, presso l'antica cappella di Sant'Antonio da Padova (restaurata per l'occasione) l'allestimento del museo dedicato ai ritrovamenti della necropoli longobarda, un sito archeologico di straordinaria importanza venuto alla luce in occasione degli scavi per l'autostrada Asti-Cuneo, che contava più di 800 tombe, con corredi e oggettistica.
Culmine di un lungo percorso di finanziamento per rendere idonea la sede (con il restauro della cappella dei suoi affreschi e i lavori di installazione dei bagni), la cappelletta messa a punto per l'esposizione è un importante tassello che va ad aggiungersi all'offerta turistica del monregalese, oltre che una risorsa per favorire una maggiore conoscenza e consapevolezza storica del proprio territorio per i santalbanesi.
Il museo è stato inaugurato con l'intervento di un ampio parterre di autorità: a fare gli onori di casa, naturalmente, il sindaco di Sant'Albano, Giorgio Bozzano, coadiuvato dal sindaco di Carrù, Nicola Schellino, per l'occasione moderatore e conduttore della cerimonia. Sono intervenuti anche l'onorevole Mino Taricco, il vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Graglia, oltre che l'architetto Michele Bossio, che ha curato l'allestimento espositivo. Per la Soprintendenza ha preso la parola la professoressa Egle Micheletto, che ha annunciato prossimamente una pubblicazione dedicata ai ritrovamenti archeologici, che sarà presentata con un convegno internazionale a Sant'Albano e a Cuneo.
Il sindaco ha voluto, nel corso del suo intervento, ricordare il dipendente comunale, geometra Massimo Bussone, prematuramente scomparso, riconoscendo lo straordinario contributo dato per il progetto inaugurato.
Il museo sarà gestito dall'associazione culturale Kadalù. Per realizzarlo, hanno contribuito numerosi enti e fondazioni del territorio al fianco del Comune, per raggiungere il budget necessario, ammontante a più di 300.000 euro. Hanno partecipato la Compagnia San Paolo, le fondazioni Crt e Crf, Terre di Savoia, la Bcc di Casalgrasso e Sant'Albano. Inoltre, sono stati utilizzati i fondi transfrontalieri Alcotra.