Grappoli sani e poca grandine: in Langa sarà un’ottima vendemmia

Le operazioni di raccolta tra i filari sono già iniziate. Come sempre, si parte dalle uve da spumante e da Alta Langa. Con la riapertura della ristorazione, aumentano i consumi e l'export

L'inizio della vendemmia, ieri, tra i filari dell'azienda agricola "La Fusina" di Dogliani

È partita la vendemmia in Granda, con qualche giorno di ritardo rispetto allo scorso anno, ma con prospettive di qualità verso l'ottimo poiché le grandinate di luglio sono state comunque circoscritte territorialmente. Lo staff tecnico Coldiretti conferma che immediatamente dopo ferragosto è iniziata la raccolta delle uve da spumante, è in corso la raccolta dell'Alta Langa e si prosegue con i primi giorni di settembre con il Moscato e lo Chardonnay. In previsione, la vendemmia procederà da metà settembre con Arneis e Dolcetto per arrivare alla Barbera a fine settembre ed, infine, si concluderà con i Nebbioli da fine settembre ad inizio ottobre. Spiega il responsabile vitivinicolo di Coldiretti Cuneo, Fabrizio Rapallino: «Al momento la situazione è favorevole e il calo di temperature degli ultimi giorni è ideale per la maturazione regolare. Le viti si presentano mediamente meno vigorose rispetto all'anno scorso causa scarsezza idrica, tuttavia mitigata dalla abbondante e diffusa pioggia del 27 luglio. Quella pioggia ha anche riattivato le piante duramente flagellate dalla grandinata estesa soprattutto nel Roero. I grappoli si presentano sani e, considerando i vari elementi sopracitati, è attesa una ottima qualità generalizzata. La quantità è nella media e quindi normale sui Nebbioli, mentre Dolcetto e Barbera si presentano mediamente più abbondanti, ma in ogni caso con valori dal 10 al 20% in meno del 2020 (che tuttavia è risultato abbondante). In altre parole, prevediamo una produttività normale».

«Il nostro vino, richiesto anche da Stati Uniti, Cina e Giappone»
A livello nazionale è previsto un raccolto del 10% più scarso dell'anno precedente e sarà anche per questo motivo che già sono iniziate le ricerche di acquisti di uva. Coldiretti ritiene utile per tutta la filiera la contrattazione prima e durante la vendemmia, anziché attendere per i pagamenti la successiva pubblicazione dei prezzi medi. Nonostante il calo a livello nazionale, l'Italia quest'anno è il primo produttore mondiale di vino mentre per il secondo posto si prospetta una sfida tra Francia e Spagna. «Auspichiamo che il clima possa portare piogge regolari nei prossimi giorni, per evitare carenze idriche, soprattutto, nei terreni più sabbiosi – spiega Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo –, anche perché il forte caldo può far scottare i grappoli. Sul lato consumi, ci sono buone prospettive di ripresa con le riaperture delle attività ristorative e dell'export anche perché il vino piemontese, proprio per le sue elevate qualità, è particolarmente richiesto oltre che nei Paesi europei, negli Stati Uniti, in Giappone, Gran Bretagna, Cina. Con la vendemmia si attiva, oltretutto, un sistema che impiega almeno 42 mila addetti in Piemonte offrendo opportunità di lavoro direttamente in vigna, in cantina e nella distribuzione commerciale».

16 mila ettari di vitigni nel Cuneese
«Il vitivinicolo cuneese – sottolinea Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo – conta 6.500 imprese vitivinicole, con oltre 16 mila ettari di superficie vitata e una produzione di quasi 1 milione di ettolitri. L'elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino in Granda è l'attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing ed il rapporto sempre più diretto con i consumatori».

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