Peste suina: la Regione chiede 100 milioni di euro per le attività penalizzate

Nel week-end, 500 persone battono palmo a palmo la zona infetta dell’Alessandrino, alla ricerca di carcasse animali. Icardi: «Finora abbiamo campionato 65 cinghiali, 12 erano positivi al test»

Cinghiali nel torrente Bisagno. Nelle prossime settimane si decidera' quale strategia adottare per fronteggiare l'epidemia di Peste Suina rilevata tra la provincia di Alessandria e Genova. Genova, 17 gennaio 2022. ANSA/LUCA ZENNARO

Prosegue l'emergenza peste suina africana. Dopo l’ultimo “tavolo sanitario”, andato in scena giovedì sera, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, spiega: «Stiamo procedendo con il monitoraggio a tappeto delle carcasse di cinghiale su tutto il territorio piemontese. Ad oggi, abbiamo campionato in Piemonte 65 cinghiali, 12 dei quali, tutti nella “zona infetta”, sono risultati positivi al test della peste suina africana. La priorità, in questo momento, è definire con la migliore precisione possibile l’effettiva area di circolazione del virus, contiamo di poterlo fare nel giro delle prossime due settimane. Parallelamente, nella “zona infetta” avvieremo il depopolamento dei suini domestici degli allevamenti allo stato brado e famigliari, maggiormente a rischio di contatto con i suini selvatici, mentre non interverremo sugli allevamenti convenzionali, che garantiscono sufficienti condizioni di biosicurezza. È fondamentale che i Ministeri si preparino a gestire l’emergenza a lungo termine e abbiano contezza dei danni che gli operatori del comparto suinicolo stanno ingiustificatamente subendo a causa della contrazione del mercato. Per questo, la Regione Piemonte ha già chiesto al Governo un primo stanziamento di 100 milioni di euro da destinare nell’immediatezza a chi avrà delle ripercussioni negative sulla propria attività». Icardi ha poi spiegato che, tra sabato e domenica, nella “zona infetta” dell’Alessandrino saranno impiegate 500 persone tra agenti della Provincia e dell’Ambito territoriale di caccia, Carabinieri forestali, agricoltori e volontari della Protezione civile, per setacciare palmo a palmo l’intero territorio alla ricerca di carcasse animali, con il coordinamento dell’Unità di crisi e del commissario per l’emergenza. Martedì 25 gennaio intanto l’assessore Icardi sarà a Roma con il presidente della Regione Alberto Cirio e il Governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, per presentare al Governo il piano degli interventi interregionali elaborato in collaborazione con le organizzazioni agricole.

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