La Città delle mongolfiere si conferma nel suo ruolo: ai Campionati mondiali di palloni ad aria calda, il 24th Hot Air Balloons World Championship, organizzati dalla FAI (Federazione Aeronautica Internazionale), Mondovì c’è. Con due nomi: un team fra i partecipanti, con Gianfranco e Filippo Curti (zio e nipote, e insieme a loro nella squadra c’è anche Emanuele Ghio) e uno addirittura in Giuria, Paolo Oggioni. Entrambi sono stati in passato presidenti dell’Aeroclub Mongolfiere di Mondovì. Il Campionato si è concluso ieri, venerdì 23 settembre, e si è svolto in Slovenia, nella cittadina di Murska Sobota.
OGGIONI È UNO DEI TRE GIURATI
Le gare sono cominciate sabato 17 settembre e si chiuderanno giovedì 22: «Sempre due voli al giorno – ci dice Oggioni –, con molteplici “task”, ovvero prove o obiettivi, al giorno. La competizione è tiratissima: qua volano i migliori al mondo, sono gare fantastiche. Si effettuano manovre da gara con palloni “racer”, mongolfiere molto diverse e molto più veloci di quelle con cui si effettua un volo turistico». Oggioni, da membro della Giuria, questa volta è costretto a… restare a terra. Qual è il ruolo di un giurato? «Il nostro compito è vigilare sulla correttezza dello svolgimento di ogni gara. Sono i giurati che, in casi di reclami o proteste da parte dei partecipanti, vagliano la situazione». Al Campionato partecipano 103 piloti da tutto il mondo: dalla Norvegia al Sud Africa, dal Canada al Giappone passando per tutta l’Europa. Sono stati esclusi, per decisione della Federazione internazionale, tutti i piloti russi (ai quali è stata chiusa la licenza). Figurano invece tra gli iscritti anche due piloti dall’Ucraina. «Le gare si svolgono al mattino molto presto – dice ancora Oggioni –, il decollo è dalle 6,30 alle 7. Essere qui a rappresentare il proprio Paese fra i migliori al mondo è una cosa importantissima». I piloti italiani sono due: Guido Montemurro, dalla Toscana, e Gianni Curti, da Mondovì.
CURTI VOLA CON UNA MONGOLFIERA “FATTA IN CASA”
E che la competizione sia ststa davvero al top ce lo conferma anche Filippo Curti, fra i più giovani piloti in Italia, che ai Campionati vola come “navigatore” per lo zio Gianfranco: «Per noi è un’esperienza fantastica, semplicemente fantastica – ci racconta –. Stiamo effettuando voli e gare in un contesto completamente diverso rispetto a quello a cui siamo abituati. Abbiamo visto alcuni palloni alzarsi o abbassarsi a una velocità che noi, abituati a muoverci con tempi completamente diversi, non avevamo mai immaginato». Ai Campionati del mondo si accede per merito: entrano i piloti posizionati nelle migliori posizioni del ranking mondiale. Alcuni dei piloti ai primi posti hanno rinunciato (il valdostano Charbonnier, Oggioni stesso e un altro monregalese, ovvero John Aimo) aprendo il posto per Curti. La curiosità: la squadra vola con una mongolfiera costruita “in casa” proprio da Gianfranco: «Il nostro pallone si sta comportando benissimo – ci dicono –, è ottimo e ben bilanciato. Alcune gare si svolgono ancora in modo “classico”: marker in stoffa e croce distesa per terra. Altre, con la posizione rilevata dalla strumentazione elettronica». Ma a fare la differenza non è solo l’abilità del pilota, quanto i team a terra: «Ci sono piloti che sono qua con squadre di meteorologi a terra, team che studiano i venti e che danno indicazioni dettagliatissime… noi, purtroppo, non abbiamo una simile forza».
Il Campionato è stato vinto dallo svizzero Stefan Zeberli. Curti si è classificato al 94° posto.