“Peccati di gola” autunno al gusto d’estate

Il caldo (preoccupante) fuori stagione non si sposava perfettamente con un evento nato anche per celebrare le eccellenze enogastronomiche autunnali, sicuramente ha favorito l’edizione 2022 di “Peccati di gola - XXIV Fiera regionale del tartufo”. Almeno fino al ritorno (buono per la siccità, meno per la manifestazione) del clima autunnale nella giornata di martedì.

Tante le novità che sono state “testate” sul campo: l’Associazione “La Funicolare”, coadiuvata dalla segreteria organizzativa VM Style, l’aveva definita “l’edizione della totale ripartenza, tra novità e tante conferme” e l’impatto è stato sicuramente positivo. «Un’edizione al di là di ogni aspettativa – commenta, soddisfattissimo, il presidente Mattia Germone –. Complice il bel tempo, la gente si è goduta un evento di grande qualità che ha lasciato tutti appagati, pubblico ed espositori. Siamo davvero molto, molto felici».

Cosa ha funzionato
Piazza Ellero, ottima (come la sinergia del Mercato contadino) sia nella parte di stand che in quella street food, apprezzatissima per i prodotti e per la qualità; grandissimo riscontro anche per le “Osterie” di piazza Santa Maria Maggiore, praticamente sempre piene a pranzo e a cena. Riscontro positivo per i laboratori (il meteo ha favorito la presenza di tante famiglie) e una piena conferma per la fiera del tartufo.

Cosa non ha funzionato
Qualche malumore per l’area di piazza Maggiore (“Cuor di castagna”), che sembra non riuscire a trovare un suo ruolo. Totalmente esclusa, a causa del cantiere, la
zona del Borgheletto e di via Beccaria. L’assessoreTerreno: «Siamo coscienti, poi, che alcune zone non abbiano goduto appieno del portato della manifestazione ma siamo convinti che una volta terminato il cantiere del Borgheletto tutto il centro di Breo avrà nuove opportunità di sviluppo»

«GIÀ AL LAVORO PER IL FUTURO»
Il sole ha baciato abbondantemente l’inaugurazione di sabato 29 ottobre davanti alla “fontana della goj” con l’accompagnamento della Banda musicale cittadina. Tanti i sindaci, gli amministratori del territorio, rappresentanti della Fondazione CRC presenti al tradizionale taglio del nastro per un «evento di territorio che nel corso degli anni si è radicato su tutta la provincia» ha sottolineato l’onorevole Enrico Costa. Oltre ai ringraziamenti canonici, il sindaco Robaldo e l’assessore Terreno hanno ricordato il lungo lavoro ed i confronti serrati a livello organizzativo, «ma siamo riusciti a fare squadra per ottenere dei risultati che sembravano miraggi». E c’è già anche una promessa per il futuro: «Stiamo lavorando per allargare la visione di questa manifestazione e la prospettiva sui prodotti di qualità». «Un record di presenze di turisti e visitatori – afferma l’assessore –. Siamo felici di questo risultato e grati per il lavoro che gli organizzatori hanno messo in campo coordinati da “La Funicolare”. È il momento di Mondovì, creare rete con il territorio soprattutto in questo periodo ci potrà dare tanti benefici soprattutto a livello turistico». Unanime anche il plauso agli studenti dell’Istituto Alberghiero, sempre coinvolti attivamente nella manifestazione. La nuova logistica ha sicuramente favorito la fruizione del percorso pedonale interamente inserito all’interno del centro storico di Breo, da piazzale Ellero sino a piazza Santa Maria Maggiore, coinvolgendo piazza Cesare Battisti, via Sant’Agostino e piazzetta Comino.

«Peccati di Gola è un’occasione per vedere la città in modo diverso – il pensiero di Mattia Germone –. Grazie ai commercianti che hanno collaborato, e a tutti quelli che si sono impegnati nel lavoro sempre complicato di cucire insieme il centro storico con le manifestazioni». Tra i tanti interventi in scaletta allapresentazione, un pensiero aValter Cavallero, animatore di tante iniziative a Piazza, e il ricordo di Paolo Bruno (Atl)dedicato a Gianni Ferrero: «Gli dobbiamo un grazie per la sua intuizione e la lungimiranza». Sicuramente lusinghiero il dato dell’affluenza, anche solo “ad occhio”. Tanti i momenti “sold out” nel grande tendone delle osterie tradizionali così come nell’area di piazza Ellero e nel percorso cittadino. Ingredienti che, uniti alle temperature fuori scala, avrebbero forse meritato una “notte bianca”  con tutti i negozi aperti al sabato sera.

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