Sicurezza sulle nostre strade: «Solo il 64% indossa le cinture posteriori»

I dati dello studio condotto dalla Sorveglianza P.A.S.S.I. Asl Cn1 nel periodo 2020-2021 su un campione di 550 residenti. Il consumo di alcolici è più alto nel Cuneese, ma in calo il numero di intervistati che dichiarano di guidare sotto effetto dell'alcol

Dal report "Comportamenti di sicurezza stradale in Asl Cn1….dati PASSI in occasione della Giornata mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada - 20 novembre 2022" *

Il tasso di mortalità negli incidenti stradali in Piemonte, e in generale sul territorio italiano, è in lenta discesa. Nella provincia di Cuneo il tasso di numero di morti sulla strade per 100 mila abitanti è invece più elevato di quello regionale e nazionale, registrando un netto aumento nel 2021, non solo rispetto al 2020, ma anche rispetto agli anni precedenti: 7 morti ogni 100.000 abitanti nel 2018 (41 decessi nell’anno), appena al di sotto nel 2019 (40 decessi) e nel 2020 (41 decessi), ma un aumento a più di 8 morti ogni 100.000 abitanti nel 2021 (48 decessi). Questo riportano i dati Istat.

Il servizio di epidemiologia dell’Asl Cn1, in occasione della Giornata mondiale in ricordo della vittime della strada di domenica 20 novembre, ha presentato un elaborato con i dati raccolti dalla Sorveglianza P.A.S.S.I. (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) nel periodo 2020-2021 attraverso delle interviste telefoniche effettuate su un campione di 550 residenti nel territorio.  Il lavoro fornice alcuni indicatori su due importanti aspetti di sicurezza stradale: la guida sotto l’effetto dell’alcol e l’uso dei dispositivi di sicurezza.

Consumo di alcol, nel Cuneese superiore alla media italiana

Nelle zone vinicole, come il territorio Cuneese, l’abitudine al consumo di alcol è diffusa: in ASL CN1 il 62% degli intervistati PASSI dichiara di aver consumato, nel mese precedente l’intervista, almeno una bevanda alcolica; il dato è simile a quello piemontese (65%) e significativamente superiore a quello nazionale (56%). A ciò si aggiunge il consumo episodico eccessivo (“binge drinking”), ossia l’assunzione di più di 5 unità alcoliche per gli uomini e più di 4 unità alcoliche per le donne in una sola occasione. Un’unità alcolica corrisponde a 12 grammi di etanolo, quantità approssimativamente contenuta in una lattina di birra, un bicchiere di vino, un bicchierino di liquore. Il 7% degli adulti residenti in Asl Cn1 è classificabile come bevitore “binge” e particolarmente preoccupante è il fatto che ci sia un gradiente rispetto all’età, a sfavore dei più giovani (il 16% dei 18-24enni e l’11% dei 25-34enni è classificabile come bevitore “binge”).

Alcol e guida

 Il 25% circa degli incidenti stradali fatali in Europa è associato al consumo di alcol perché questo compromette le capacità di guida a vari livelli. Il livello di concentrazione di alcol nel sangue (alcolemia) ottimale ai fini dell’idoneità psico-fisica alla guida è zero grammi per litro, tuttavia il Codice della Strada tollera un livello di alcolemia pari a 0.5g/l.  Di solito basta aspettare 2-3 ore per portare a zero l’alcolemia di un bicchiere di bevanda alcolica consumata; se non si è digiuni il tempo può anche ridursi a 1-2 ore.

Il grafico sottostante mostra la percentuale di soggetti intervistati che dichiarano aver guidato sotto effetto dell’alcol, cioè di aver guidato un’auto o una moto, nei 30 giorni precedenti l’intervista, entro un’ora dall’assunzione di 2 o più unità di bevande alcoliche.

Il trend 2010-2021 di soggetti alcolemici alla guida in Asl Cn1, seppur con delle oscillazioni, è in discesa, come quello regionale. Negli ultimi anni la proporzione di persone che si mettono alla guida dopo meno di un’ora dal consumo di alcol, si pone al di sotto del valore regionale e nel 2021 ciò viene dichiarato soltanto da 2 intervistati su 100. Va, però, tenuto presente che si tratta di un trend non generalizzabile, in quanto la bassa numerosità di soggetti che dichiarano di aver guidato dotto l’effetto dell’alcol nel campione estratto, non permette dei confronti statistici.

Controlli delle Forze dell’Ordine

Sul territorio dell’Asl Cn1, nel periodo 2017-2020, i controlli stradali effettuati dalle Forze dell’Ordine mostrano una riduzione, in quanto gli intervistati che dichiarano di essere stati controllati passa dal 53% del 2017, al 44% nel 2018 e 2019, al 41% del 2020 (ultimo dato disponibile).

Tuttavia, tra chi è stato fermato per un controllo, riferisce di essere stato sottoposto a etilotest il 10% degli intervistati nel periodo considerato, tranne che nel 2020 quando la percentuale è del 6%, anche se per quell’anno vanno ricordate le peculiarità nella circolazione dovute all’emergenza sanitaria. Anche in questo caso l’andamento non è generalizzabile per la bassa numerosità di soggetti che dichiarano di aver subito un controllo da parte delle Forze dell’Ordine.

Utilizzo dei dispositivi di sicurezza

Ricordiamo che il Codice della Strada dispone l’obbligo dell’uso del casco per chi va in moto e delle cinture di sicurezza per chi viaggia in auto. In più, è obbligatorio che i bambini fino ai 6 anni di età viaggino assicurati tramite i seggiolini (fino ai 2 anni) e adattatori (tra i 2 e i 6 anni) 

Cinture di sicurezza e casco: solo il 64% dichiara di indossare le cinture posteriori

 Mentre l’uso del caso per i motociclisti e della cintura di sicurezza anteriore per gli automobilisti e i loro passeggeri sono abitudini ormai consolidate, con percentuali di utilizzo che raggiungono il 100% o sono molto vicine ad esso, solo il 64% dei residenti in Asl Cn1 intervistati nel biennio 2020-2021 dichiara di indossare abitualmente la cintura posteriore quando trasportati in auto; però il dato è significativamente superiore a quello piemontese (49%) e a quello nazionale (34%).

Inoltre, il grafico sottostante mostra che l’abitudine all’utilizzo della cintura posteriore si sta diffondendo, sia in ASL CN1 sia nel resto del Piemonte.

Dispositivi di sicurezza per i bambini

 La sorveglianza PASSI indaga anche l’utilizzo di seggiolini e/o adattatori per il trasporto in auto di bambini. Come proxy del “non utilizzo” o di un “utilizzo inadeguato” di questi sistemi, agli intervistati che dichiarano di vivere in famiglia con bambini fino a 6 anni di età viene chiesto se hanno difficoltà a farli sedere sul seggiolino o sull’adattatore. In Asl Cn1, nel biennio 2020-2021, 6 persone su 100 riferiscono di avere difficoltà a far uso di questi dispositivi, di non utilizzarli affatto o perfino di non avere alcun dispositivo di sicurezza, pur viaggiando in auto; però il dato è inferiore a quello piemontese (14%) e a quello nazionale (20%), anche se non in modo statisticamente significativo.

* La presente scheda informativa del Gruppo PASSI Asl Cn1 è curata da Federica Gallo (Settore Epidemiologia); Alessandra Pautasso e Daniela Giordano (S.C. Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione), Riccardo Chiapello e Ferdinando Palagi (S.C. Servizio Igiene e Sanità Pubblica); Paola Barreca (S.C. SpreSAL). Supporto informatico è a cura della SS Applicativi.

 

 

 

 

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