Mercoledì 17 maggio torna a Mondovì Giuseppe Antoci, ospite ancora una volta dell’Istituto Alberghiero per un incontro-dibattito con gli studenti. L’ex presidente del Parco dei Nebrodi, che nel 2016 è scampato a un attentato di mafia grazie anche all’encomiabile operato degli uomini della sua scorta, sarà a Mondovì nell’ambito del Progetto Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva. La mattinata si aprirà alle ore 10 con la consegna alla Scuola di un ritratto del giudice Paolo Borsellino a opera dell’artista Pietro Di Stefano, per proseguire a partire dalle ore 10,30 con l’incontro tra il dott. Antoci e gli allievi.
Era già stato all’Alberghiero nel 2021, e in precedenza in altre due occasioni, ospitato dal settimanale “Provincia granda”. Antoci è l’inventore del “protocollo anti mafia” materia di certificazione per l’erogazione dei fondi europei, poi diventato legge e applicato in tutta Italia. Una misura che ha fatto fare uno scatto nella lotta alle agro-mafie sul controllo dei terreni che lo rese un bersaglio dei clan che esattamente sette anni fa gli tesero un attentato, a cui scampò grazie all’azione della scorta. Fra questi uomini c’era anche l’agente Daniele Manganaro, da poco nominato vicario della Questura di Cuneo, che mercoledì sarà presente in sala: pluridecorato, con – tra le altre – Medaglia D’Argento al Valore Ambientale e Medaglia d’Oro al Valore della Regione Siciliana. Negli ultimi mesi Antoci è tornato a essere sotto completa scorta dopo alcune intercettazioni nelle mani della Direzione distrettuale antimafia di Messina.
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