È la dimora dei vescovi di Mondovì da oltre seicento anni. Le sue stesse mura sono opere d’arte, anche se molti monregalesi non le hanno mai viste. Dopo quattro anni di restauro, tornano allo splendore le sale del Palazzo Vescovile di Mondovì, per tutti “il Vescovado”, che sorge in via Gallo oltre la Cattedrale e poco prima del Belvedere. Sale di enorme pregio e fascino: come la “Sala dei Vescovi”, la “Sala delle Lauree” e la “Sala degli Arazzi”. E ancora: le “sale cinesi” e così battezzate per le loro decorazioni orientali, e altri locali che ospiteranno le opere del Museo Diocesano, tra cui il celebre crocifisso in avorio attribuito a Gian Lorenzo Bernini. Le sale del Vescovado, in precedenza aperte anche ai turisti, erano state chiuse al pubblico nel 2018 e nel 2020 erano cominciati i restauri. È importante precisare che per ora non si parla ancora di riapertura alle visite, dovendosi ultimare alcuni dettagli: ma giovedì 11 aprile verranno presentati i lavori e, per la prima volta dopo anni, almeno gli invitati potranno nuovamente visitare la parte più significativa della storica residenza.
I lavori di restauro e di consolidamento hanno riguardato tutto l’immobile: i tetti e il sottotetto, le facciate, il cortile e, come già accennato, le tre sale storiche. Significativo il restauro dell'intero piano alto del palazzo dove verrà creato il Museo diocesano (esattamente sopra gli spazi corrispondenti alle tre sale storiche) e dove trova nuova collocazione l'appartamento vescovile.
Ulteriori particolari su L'Unione Monregalese del 27 marzo 2024