Alla fine “Bella Ciao” l’hanno cantata i giovani. Sono stati i ragazzi, quelli che per tutta la mattina hanno portato con orgoglio lo striscione dell’Anpi, a intonare il canto partigiano per eccellenza. Quasi una risposta all’appello del prof. Sicardi, a dimostrare che anche chi ha meno di 30 anni può capire benissimo i valori della Resistenza.
L'omaggio ai partigiani ancora in vita
Centinaia di persone hanno seguito il corteo commemorativo, partito dalla chiesa di Sant’Agostino e preceduto dalla Banda cittadina, che ha attraversato via Piandellavalle e corso Statuto, facendo sosta prima davanti al municipio (dove il sindaco ha reso onore ai partigiani ancora vivi, ne parliamo a parte) e poi al Monumento ai caduti in piazza della Repubblica. Erano presenti il sindaco Viglione accanto a molte autorità civili (il consigliere provinciale Pulitanò, l’assessore Schellino, il presidente del Consiglio comunale Aimo, il viceministro Costa e tanti altri), militari (rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia, della Municipale e della Finanza), volontari dell’Ana, della Croce Rossa e delle Infermiere volontarie, del gruppo Scout e di tante altre Associazioni del territorio. «Settant’anni fa – ha detto il sindaco – l’Italia tornava a vivere grazie ai giovani che hanno dato la vita per i valori, inalienabili, della democrazia e della libertà».