Quando si sono resi conto di cosa era accaduto e del pericolo scampato si sono guardati e hanno avuto una sola esclamazione “Siamo dei miracolati”. Sono le prime parole che i due carabinieri in forza alla stazione di Fossano hanno pronunciato quando, dopo il botto, hanno visto l’auto di servizio schiacciata da una delle travi del cavalcavia, che pochi attimi prima aveva ceduto all’improvviso. «Si sono salvati – ha poi spiegato il maggiore Danilo Barbabella, comandante della Compagnia Carabinieri di Fossano – perché mentre stavano predisponendo un posto di controllo hanno udito alcuni scricchiolii e usciti dall’auto si sono allontanati. A tempo, prima che il cavalcavia si abbattesse sulla strada e schiacciasse l’auto». Questo il riassunto dell’accaduto, che ha rischiato di vedersi ripetere una tragedia già vissuta quando, il 9 marzo scorso in un incidente analogo lungo la A14, nei pressi di Ancona, distrusse una famiglia, marito e moglie, in quegli istanti in transito sotto un viadotto crollato.
L’incidente – che ha mobilitato carabinieri, vigili del fuoco, 118, polizia municipale di Fossano – si è verificato poco dopo le 15 di martedì 18 aprile, lungo la tangenziale verso Marene, nei pressi del cimitero di Fossano e, come detto, ha coinvolto una pattuglia di carabinieri in servizio: un militare di 25 anni, da poco giunto in provincia di Cuneo, ed un maresciallo aiutante di 55 anni, abitante con la famiglia a Fossano. Entrambi sono rimasti sul posto per continuare il servizio. Mentre sono iniziati i rilievi, l’Anas ha chiuso la tangenziale. Spetterà ora ai tecnci stabilire le cause di una tragedia che solo “per miracolo” non ha avuto vittime.
Chiamparino: «L’ANAS faccia chiarezza»
Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore Francesco Balocco (Regione Piemonte). «Non è assolutamente accettabile che costruzioni che hanno poco più di 25 anni possano esporre a questi rischi la popolazione. Chiediamo dunque che ANAS, azienda che aveva realizzato l’opera, fatte le dovute indagini sulle cause di questo specifico evento, estenda le verifiche di sicurezza a tutte le strutture del Piemonte costruite con caratteristiche simili, in modo da fornire una ragionevole certezza che tali episodi non possano verificarsi di nuovo».
Costa: «Ora partiranno le verifiche. Non accetteremo risposte evasive»
Il ministro Enrico Costa: «Ciò che è accaduto a Fossano è inquietante ed è necessario che vengano chiarite in modo rapidissimo le ragioni che hanno portato all’evento. Ho parlato con il Ministro Delrio e mi ha assicurato che sono già partite le verifiche. Non accetteremo risposte evasive: occorre individuare al più presto le responsabilità».