Dopo mesi di tira e molla, la soluzione non è stata trovata. E così il cantiere di via Langhe, quello aperto da un anno e ancora in pieno svolgimento, finisce con le penali per i ritardi. Per la nuova rotonda all’incrocio con via Trieste e l’edificazione della nuova area commerciale, il Comune passa alle vie di fatto e chiama in causa il committente.
Il doppio cantiere faceva parte di un accordo stipulato fra il Comune e la Ianus srl, azienda che fa capo a imprenditori monregalesi, che aveva presentato la richiesta di aprire un nuovo centro commerciale in via Trieste. La rotonda rientrava nel piano e avrebbe dovuto essere interamente a carico della committenza: i lavori sono cominciati, la Ianus aveva conferito l’incarico a due diverse imprese locali. Ma poi qualcosa è andato storto, i rapporti si sono incrinati e le imprese hanno sospeso i lavori. Nessuno ha mai parlato esplicitamente di inadempienze, ma è abbastanza evidente quello che pare essere successo. Fatto sta che oggi, a un anno quasi esatto dall’inizio lavori, il cantiere è ancora aperto. Il collegamento fra via Trieste e via Genova non è mai stato completato, la rotonda è in corso d’opera e i cordoli a terra sono praticamente da rifare (il porfido è danneggiato su quasi tutti il perimetro), l’area commerciale è uno scheletro incompleto. Un disagio di non poco conto: per il transito dei veicoli in una delle principali arterie di ingresso di Mondovì (forse quella più trafficata di tutte), per gli esercenti e artigiani di via Trieste e ovviamente per i residenti di tutta la zona.
Il Comune sta avviando le procedure per formalizzare la penale per la committenza, a causa dei ritardi nei lavori. Solo in un secondo momento si vedrà come risolvere il problema dei lavori mai finiti.