«Il Festival è nato a Dogliani e resterà a Dogliani»

A colloquio con la presidente di "Dogliani Eventi", Federica Abbona, dopo il successo dell'edizione 2015.

Il gran finale con Fiorello ha concluso il "Festival della Tv e dei nuovi media" di Dogliani. Enorme affluenza di pubblico per la quarta edizione della rassegna che ha abbondantemente superato i 30mila visitatori dello scorso anno. Il ricchissimo programma (100 ospiti, 40 dibattiti), che quest’anno ha fatto incontrare il mondo della televisione con quello dell’enogastronomia, ha attirato un pubblico di specialisti e non, che ha riempito per 4 giorni le due piazze del paese. «Siamo molto soddisfatti del successo di quest’anno – dichiarano Simona Arpellino e Federica Mariani, direttrici artistiche e organizzative del Festival –, abbiamo portato a Dogliani tanti ospiti di rilievo e ancora una volta il pubblico ha risposto con grande entusiasmo». Ospiti del calibro di Marco Tardelli, Urbano Cairo, Antonino Cannavacciuolo, Gualtiero Marchesi, Mario Calabresi, Ezio Mauro, Vladimir Luxuria, Gad Lerner, Carlo De Benedetti, Lilly Gruber, Linus, Enrico Bertolino, Giovanni Minoli, Paolo Mieli, Frank Matano, Fiorello...

Un successo targato Dogliani. In tre giorni e mezzo oltre 30 mila persone. È stato il "Festival" dell’affluenza record. Tanti gli ingredienti che hanno reso la ricetta di quest’evento una delle più gustose che il paese ricordi: tanti Vip (quasi un centinaio), le giornate di sole (solo un acquazzone ha rischiato di rovinar la festa), tematiche interessanti… E poi? Beh, Dogliani è Dogliani, il suo vino, la sua cucina, il suo paesaggio. Non basta. Una marcia in più è la sua gente. Ed eccolo l’ingrediente segreto, l’accoglienza. In molti hanno lodato l’organizzazione pressocchè perfetta, con la macchina messa su da Simona Arpellino e Federica Mariani, supportati senza sosta dall’Amministrazione comunale, da "Dogliani Eventi" e da centinaia di volontari che non ha perso colpi. Proprio il coinvolgimento di così tante persone è forse il risultato più bello, per chi, in questi giorni, ha lavorato e lavorato, traendone in cambio un’emozione da ricordare.

Ne abbiamo parlato con Federica Abbona, assessore e presidente della "Dogliani Eventi", una delle anime di questo successo.

Federica, un’edizione record. Davvero ve l’aspettavate?

Sapevamo che il "Festival" era un evento atteso, ma superare il numero di affluenza degli anni precedenti è stato davvero un risultato incredibile. A detta di tanti, soprattutto delle persone che Dogliani la vivono, dai commercianti ai cittadini, sono stati quattro giorni favolosi, in cui il paese si è animato come non mai

E adesso che tutto è finito, come ti senti?

Emozionata. Immensamente soddisfatta, perché la macchina organizzativa ha funzionato senza intoppi. Certo stanca, ma se non fosse che devo occuparmi della mia azienda agricola e della mia famiglia, lo rifarei domani. Ma non ditelo a mio marito…

Un successo non certo frutto del caso…

È da mesi che ogni giorno seguiamo l’organizzazione di questo Festival, un evento complesso, dove tutto deve funzionare alla perfezione. Non posso negare una certa preoccupazione, ma alla fine tutto è andato nel migliore dei modi. Siamo anche riusciti a superare il problema dell’incendio all’aeroporto di Fiumicino, con i conseguenti cambi di orari dei voli. Insomma, l’organizzazione ha funzionato bene e questo è il frutto di una collaborazione forte e costante, con gli organizzatori, con Simona e Federica, con l’Amministrazione, con i volontari, con tutte le Associazioni, con i commercianti…

La cosa che meno ti è piaciuta di questi giorni?

La mancanza di sonno.

E quella che ti ha dato più soddisfazioni?

Il commento di uno dei nostri giovani volontari che, rivolgendosi a me e al sindaco Franco Paruzzo, ci ha ringraziato per "avergli insegnato cosa sia l’amore per la propria terra". Mi ha commosso.

I giovani sono stati i grandi protagonisti: siete riusciti a coinvolgerli. Ma come?

L’idea è stata fin da subito quella di legare in maniera ancor più stretta il Festival a Dogliani, coinvolgere la cittadinanza, gli attori della sua economia, i giovani. Da qui siam partiti e l’appello, fatto semplicemente con una bella locandina e sui social, ha riscosso subito successo tra i giovani. Giorno dopo giorno il numeri dei volontari è cresciuto a dismisura. Siamo arrivati a 65, con un’età compresa tra i 15 e i 23 anni. Alla fine ho pure temuto fossero troppi. Ma poi tutti sono stati utili e indispensabili. Il merito è averli saputi responsabilizzare e questo grazie anche ai tanti referenti che li hanno seguiti.

E non solo giovani…

Certo. I volontari sono stati addirittura 150. Tutte le Associazioni locali ci hanno supportato, ma anche i semplici cittadini hanno voluto dare una mano. Ognuno aveva un compito ben preciso, dalla logistica alla sicurezza, dalla pulizia all’accoglienza.

Ma quest’anno mancava l’Alberghiero. È l’accusa che vi è stata rivolta dalla minoranza nei giorni precedenti al Festival.

La nostra idea era coinvolgere maggiormente i doglianesi. Ed è quello che abbiamo fatto. Eravamo già convinti della nostra scelta ed ora ne siamo certi. La ristorazione è stata affidata a "Flyfood", che ha curato il servizio katering per gli ospiti e l’allestimento di alcune pagode enogastronomiche e artigiane in piazza Carlo Alberto. L’accordo, rispettato, è che dovessero però utilizzare prodotti locali nei menù, ogni volta diversi: dai ravioli della "Cucina delle Langhe" all’hamburger di "Bovinlanga". Il successo di questa edizione parla chiaro, per cui mi pare opportuno lasciarci alle spalle ogni tipo di polemica.

La novità della doppia location ha funzionato?

Direi di sì. Allargare lo scenario degli incontri, con una tensostruttura anche in piazza Carlo Alberto ha animato maggiormente le vie del centro. E il riscontro arriva proprio dai commercianti.

Il "Festival" si conferma un palcoscenico di tutto rispetto…

Sicuramente è una vetrina importante per Dogliani. La visibilità che abbiamo avuto su tutti i media a livello nazionale è stata incredibile.

L’ospite più affabile?

Vladimir Luxuria. Genuina. Socievole. Semplice. Non solo ha vissuto con noi queste giornate, ma ha voluto andare alla scoperta del territorio, rimanendo affascinata dalle bellezze che questa terra può offrire. Alla fine non voleva più andare via…

E il prossimo anno?

Il prossimo anno il Festival tornerà. Appena finita l’edizione 2015, con Federica (Mariani, ndr) già stavamo parlando di quella del 2016, chiedendoci come fare a superare il successo di quest’anno. Insomma chi dovremo invitare? Vedremo. Una cosa è sicura: il Festival è nato a Dogliani e resterà a Dogliani.

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