Portare cultura in un contesto sociale (sia esso una grande città o un piccolo centro) è una sfida che richiede uno sforzo non indifferente, in termini di progettazione, contenuti e “visione d’insieme”. Capita che nella settimana in cui a Torino si celebra la cultura per eccellenza (quella del libro) con il relativo Salone (e una serie di live in collaborazione con il Folk Club), provincia e capoluogo propongano occasioni per far cultura meno eclatanti, ma altrettanto capaci di portare qualcosa di nuovo rispetto a quanto fatto sinora. A Cuneo si recuperano spazi, relazioni e senso civico; e in piazza Boves si costruisce un laboratorio di idee dove riflettere su come rendere più partecipativi i processi decisionali della città: sotto il profilo musicale la prima serata vedrà la Newton Family Blues band. Su Torino invece il primo festival cinematografico a contenuto musicale (Seeyousound) conterà alcuni live interessanti: Marianne Dissard (da Emilia) è una voce cantautorale, francese di nascita, che ha trascorso parte della gioventù negli States collaborando con alcuni membri di Calexico e Giant Sand; alle Officine Ferroviarie il compito di animare la beatbox battle è in mano a Microphone Masta, mentre ai 4 Foxhound quello di una serata (sabato) a base di breakbeat giovane e ipnotico; alle Lavanderie Ramone (venerdì) i suoni suadenti di Dardust, uno dei migliori album di contemporanea di questo 2015; Ashville è un collettivo di storie parallele che si ritrovano a spaziare nella tradizione bluegrass, mentre the Maniaxxx fonde in un’unica formula musicale garage-surf, violenza noise, psichedelia sciamanica, ritmiche sincopate trip-hop e elettroniche divagazioni dub.
Altre suggestioni musicali del capoluogo piemontese sono SpatzHabibi, duo di dj berlinesi esploratori di suoni, e David Dorad, sciamano del suono elettronico del mitico Bar25, giovedì all’Hiroshima Mon Amour (venerdì ospiti i “nostri” Lou Dalfin); i Public Broadcasting Service che dopo aver avuto accesso ai filmati del BFI (archivi britannici) hanno dedicato il nuovo disco alla corsa sovietica verso lo spazio (e sabato presentano il disco allo sPAZIO211); i Tokio Sex Destruction (martedì al Blah Blah) sono la conferma che il soul e la musica punk sono arti vicine non solo spiritualmente, ma anche per produrre emozioni sera dopo sera.
In provincia il Birrificio Citabiunda si (e ci) regala un live fuori programma per chiudere degnamente l’intensa stagione live: giovedì arrivano a Neive Roberto Dell’Era e Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours. Venerdì è serata musicale in tutta la provincia: al Mezcal è post garage con i Gunash e alternative al Q.I. con i Den Van Stanten. Nel monregalese tanta musica alla Ca’ dei Matti con le tinte punk rock (venerdì) di Stereo Age, Deaf Autumn, Norfolks e lo stoner (la sera successiva) di the Buckle, Gran Rivera e From Hell To Breakfast. Sabato invece tornano gli eventi del “non-locale musicale” Suburbia con un collettivo di ironia acustica per la prima volta in terra cuneese, rappresentato da Eugenio in Via Di Gioia.
Cultura, sfida di progettazione e contenuti
Alla Ca’ dei Matti è di scena la musica rock. Il Suburbia (Cuneo) torna con Eugenio in Via Di Gioia. Dell’Era e D’Erasmo (Afterhours) “chiudono” il Citabiunda