I cani “molecolari” sono animali addestrati alla ricerca di persone disperse o scomparse; seguono infatti la traccia lasciata da milioni di molecole che ogni individuo perde spostandosi. Il cane ritenuto più efficiente in questo tipo di ricerca è il segugio di Sant’Uberto, più conosciuto come “BloodHound”. Due di questi cani hanno lavorato durante lo scorso week-end in Valle Pesio, simulando ricerche e ritrovamenti nei boschi intorno a Chiusa di Pesio ed anche all’interno del paese.
“Dragon” è il cane della squadra del Soccorso Alpino piemontese ed “Aslan”, suo fratello è invece il cane della squadra del Soccorso Alpino toscano. Arrivati dagli Stati Uniti circa quattro anni fa, i due “professionisti” sono operativi da tempo ed hanno effettuato innumerevoli ricerche con risultati eccellenti. Sono pochissime le unità molecolari nel territorio italiano ed il lavoro effettuato da quelle del Soccorso Alpino è ancor più particolare poiché le ricerche spesso avvengono in territori impervi e ricchi di difficoltà. Un sacchetto con all’interno anche un solo fazzoletto, un mazzo di chiavi, un rasoio della persona scomparsa, sono sufficienti per effettuare una ricerca. Il naso introdotto nel sacchetto, il comando che nel caso di “Dragon” è “track” ed ecco che la ricerca comincia. Una “lunghina” (una fettuccia di gomma o cuoio) di circa 6 metri unisce cane e conduttore e consente all’uno e l’altro di essere una sola cosa. Non ci sono difficoltà che tengano, terreni di qualsiasi tipo o altri disturbi esterni, il senso più sviluppato, ovvero l’odorato di “Dragon”, gli consentono di seguire tracce lasciate anche da giorni. La predisposizione e l’allenamento continuo fanno scegliere al cane la traccia più fresca e gli permettono di arrivare al punto desiderato anche dopo chilometri di tragitto. Se si tratta di una simulazione, il “ritrovato” premierà “Dragon” con tante coccole ed un po’ di paté, se si tratta invece di un intervento reale di soccorso sarà più che sufficiente la riconoscenza dei familiari e dei colleghi di Soccorso. Se vi capita quindi, in questi giorni, di incrociare un cane un po’strano, con orecchie lunghe ed occhi dolci per Chiusa di Pesio, saprete che pur essendo nato in Wisconsin è a tutti gli effetti un “chiusano doc”.