Cappelli e merletti, tulle e bouquet, candele e ceramiche. Tutto rigorosamente bianco. Così si presentava piazza Maggiore domenica sera, uno spettacolo elegante e scenografico. Fin dalle sette, i primi partecipanti sono cominciati a “sbucare” da ogni dove, cestino alla mano e sedie sotto braccio. Strumenti da picnic, risultato lussuoso: tavole imbandite con tanto di Champagne nel secchio del ghiaccio e stoviglie delle grandi occasioni. Il brindisi iniziale ha dato il via ai banchetti, ma non sono mancati altri momenti suggestivi, come il volo dei palloncini, lanciati più o meno contemporaneamente da un capo all’altro della piazza. «Era un po’ che pensavo ad una “cena in bianco” per il “Mons Regalis” – ha spiegato l’organizzatrice Giulia Susella –, ma non avevo mai allestito un evento. Sono soddisfattissima, abbiamo contato circa trecentodieci partecipanti». A mezzanotte, rispettando i patti, ciascuno tornava al “proprio nido” e mentre la fiumana si disperdeva per le strade, si dissolveva anche il fascino effimero di quell’eccentrico convivio.
Mondovì: la cena tinta… di bianco
Cappelli e merletti, tulle e bouquet, candele e ceramiche. Tutto rigorosamente bianco. Così si presentava piazza Maggiore domenica sera, uno spettacolo elegante e scenografico.