È stata rinviata a fine marzo l'udienza nella quale il Tar dovrà prendere in esame il ricorso presentato dalla Parlato Costruzioni di Napoli, che, insieme all’Ad Servizi, aveva partecipato, perdendolo, all’appalto per la realizzazione del forno crematorio di Magliano Alpi. Poco prima di Natale, infatti, l’azienda napoletana ha deciso di rivolgersi al Tribunale amministrativo regionale, avanzando contestazioni di legittimità in merito alla partecipazione alla gara da parte di Hysteron, Giò Costruzioni ed Amenta Costruzioni, l'Ati che aveva vinto l'appalto. Anche la Hysteron ha presentato un ricorso incidentale, chiedendo allo stesso Tar di escludere dalla gara l’Ati napoletana, anche in questo caso per mancanza dei requisiti (legati alla fidejussioni di garanzia). Insomma, un bel guazzabuglio, che rischia di prolungare ancor di più i tempi del megaprogetto da quasi 2 milioni e mezzo di euro. Ad oggi, infatti, l’appalto è stato aggiudicato, ma, ovviamente, il contratto non è ancora stato firmato. E la decisione del Tar potrebbe anche rimescolare le carte in tavola, con ripercussioni sull’esito della gara. Tutto rimandato a marzo.
Ricorso al Tar sul forno crematorio: udienza rinviata
Decisione a fine marzo e l'appalto resta in stand-by.