Il treno gli passa sopra, ma lui sopravvive

Una storia che sa dell’incredibile quella accaduta sabato scorso a Lesegno, lungo la linea ferroviaria Mondovì-Ceva. 

Una storia che sa dell’incredibile quella accaduta sabato scorso a Lesegno, lungo la linea ferroviaria Mondovì-Ceva. Una di quelle storie che siamo abituati a sentire nei programmi “off limits” di infinite serie tv che sanno dell’impossibile. «Ho visto una persona sui binari mentre ci avvicinavamo alla stazione di Lesegno. Ho tirato la “rapida” per fermare il convoglio, con la speranza di riuscirci. Ma è stato impossibile. Ho visto quell’uomo sparire sotto al locomotore. E quando ci siamo fermati ho pensato allo spettacolo che avremmo trovato…».

Sono le parole di uno dei ferrovieri che erano nella cabina di testa del convoglio – il regionale 4487 in partenza da Mondovì alle 12,40 e in arrivo a Ceva alle 12,58 – ripetute quasi all’infinito, quando sono scesi dal convoglio e sono corsi lungo i binari: hanno ritrovato “quell’uomo”, allungato sulle traversine, circa trecento metri prima, che continuava a gridare. «Stentavamo a credere che non fosse stato travolto e che fosse vivo – hanno ripetuto agli inquirenti –. Mentre attendevamo l’arrivo di 118 e dei Vigili del fuoco». Già, un fatto unico, quasi un miracolo, con la storia che nei giorni seguenti è diventata quasi una favola, rimbalzando di bocca in bocca, fra Cebano e Monregalese. Sul posto anche i Carabinieri di Ceva, intervenuti per territorio di competenza, mentre il 118 in servizio presso la Croce Bianca di Ceva, dopo aver sedato il malcapitato – risultato poi un sanmichelese di 51 anni, abitante nei pressi delle Acciaierie –, aveva provveduto al suo trasporto al Pronto soccorso dell’Ospedale di Mondovì, dove non gli sono state riscontrate fratture o ferite, ma un forte stato di shock. Le indagini, poi, sono passate alla Polizia Ferroviaria di Cuneo. Il treno è rimasto fermo un paio d’ore e sulla linea si sono accumulati pesanti ritardi dei convogli in transito, in entrambe le direzioni. Al momento nulla si sa sulla presenza dell’uomo lungo i binari. Certo è che tutti ne parlano come del “miracolato” di Lesegno.

Nella foto, di Sergio Rizzo, la stazione di Lesegno

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