Carlevè: l’atmosfera si scalda

Il Moro e la Corte sono già… in costume. Il 17 gennaio le maschere hanno fatto la loro prima uscita a Prato Nevoso.

Il Moro e la Corte sono già… in costume. In una domenica piena di sole, il 17 gennaio le maschere monregalesi hanno fatto la loro prima uscita sulle piste di Prato Nevoso, ospiti della stazione sciistica di Frabosa Sottana (le foto sono state pubblicate sulla pagina Facebook di Prato). A fianco del Moro, Carlo Comino, c’era Lucia Vivalda, la Bèla del 2015: il nome della nuova reginetta del Carlevè è ancora un segreto, la giovane compagna del Moro verrà presentata in una cerimonia ufficiale la mattina di sabato 23 gennaio.

«A partire dal giorno della conferenza stampa – dichiara Enrico Natta, presidente della Famija Monregaleisa -, collocata per la prima volta nella giornata di sabato, abbiamo ridisegnato il programma del Carlevè, mantenendo i capisaldi della tradizione ma apportando ad essi numerose novità. La più importante riguarda l'anticipo della consegna delle chiavi della Città al Moro ed alla sua Corte: tradizionalmente la cerimonia si svolgeva il giovedì 'grasso', abbiamo deciso di anticiparla a sabato 30 gennaio e ricollocarla nella ex Chiesa di S.Stefano. Una doppia decisione che porta con sé la voglia di render sempre più partecipe dell'evento l'intera Città, onorando nel migliore dei modi l'apertura dell'area pedonale di Breo».

I primi appuntamenti: Mondovicino, Sfilata colorata... e poi i carri!
Domenica 24 gennaio il Carlevé ‘d Mondvì farà la sua prima uscita ufficiale a Mondovicino. La Bèla Monregaleisa, il Moro, la corte al gran completo e i menestrelli, animeranno il pomeriggio di festa. L’evento, previsto dalle ore 14.30 presso la Galleria dello Shopping Center, vedrà anche l’esibizione della prestigiosa Scuola di ballo Cravero Dance e l’animazione del Cabiria discoclub. “Chiacchiere a merenda” offerte a tutti i bambini. «La prima uscita del Carlevé ‘d Mondvì a Mondovicino è ormai una tradizione consolidata – afferma Giacomo Caramelli, direttore marketing di Mondovicino – tradizione che portiamo avanti dal 2009, onorati di poter ospitare questo appuntamento che per noi è simbolo del forte legame che abbiamo con il territorio».

Per i più piccoli l’appuntamento sarà per il martedì grasso, martedì 9 febbraio, con la “Sfilata colorata” dei bambini delle scuole primarie e dell’infanzia del Monregalese. Per la prima volta a Mondovicino, la sfilata comincerà alle ore 15 e coinvolgerà tutto il Parco Commerciale. Le due scuole più “colorate”, vivaci, coreografiche e con il maggior numero di partecipanti verranno premiate con 300 euro per la prima classificata e 200 euro per la seconda, da destinare all’acquisto di materiale scolastico.

Il perno centrale del Carlevè sarà rappresentato dalle sfilate di carri allegorici e gruppi mascherati: sul tradizionale circuito di Breo, sono fissate per la giornate di domenica 31 gennaio e domenica 7 febbraio. Confermato anche “Lo Zecchino... Moro”: martedì 2 e mercoledi 3 febbraio, al teatro Baretti, le più belle canzoni del Carlevè interpretate dai cori delle scuole primarie di Mondovì. La decima edizione de “Un sorriso per Giorgia” andrà in scena giovedì 25 e venerdì 26 febbraio, presso il teatro Baretti: l'affermata manifestazione benefica in memoria di Giorgia Cavarero vedrà protagonisti i Trelilu che proporranno lo spettacolo “Bulli e Püpe”, nato dalla collaborazione con le Blue Dolls. Prevendite presso Mondo Food e Sporting abbigliamento. Info segreteria Carnevale 0174. 552192.

Mondovì ospita la più antica maschera del carnevale italiano: Papà del Gnocco da Verona
Come accade ormai da molti anni, il Carlevè di Mondovì ospita una maschera “forestiera”. Dopo Arlecchino da Bergamo, Capitan Spaventa da Genova e lo Dsèvod da Parma, è la volta del protagonista del Carnevale di Verona: “Papà del Gnocco”, maschera ufficiale della città di Romeo e Giulietta. Secondo alcune fonti, è la più antica maschera carnascialesca di cui si abbiano documenti certi sull’origine. Il Carnevale di Verona (il nome originale è Bacanál del Gnoco) affonda le sue radici ai tempi di Tomaso Vico, medico del XVI secolo che lasciò nel suo legato testamentario l'obbligo di distribuire annualmente alla popolazione del quartiere di San Zeno viveri ed alimenti. E proprio in San Zeno, nel 1531 nasce il “Papà del Gnocco” che si muove a cavallo di una mula (gli gnocchi vengono tradizionalmente mangiati conditi con la pastissada, o stracotto di cavallo) e drante la sfilata, assieme ai suoi servitori, dispensa caramelle per i bambini e porzioni di gnocchi per gli adulti. Una maschera particolare, perché viene eletta nelle contrade veronesi (con tanto di “campagna elettorale”, manifesti e comizi) che indossa un costume avorio e rosso, con il cappellone in testa e la forchetta con gnocco in pugno.

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