Era l’ennesima volta che provava a “beffare” l’autovelox. Fino a ieri gli era sempre andata bene: perché la moto a cui viaggiava in sella, un motociclo di grossa cilindrata (tipo “Harley Davidson”), aveva la targa alterata. E così le multe finivano tutte a carico di un signore residente in Toscana, anch’egli possessore di una moto, che però non era mai stata a Mondovì. Quando quest’ultimo, multato suo malgrado, è riuscito a dimostrare la sua estraneità ai fatti, sono cominciate le ricerche del trasgressore anonimo. Che infine è stato individuato dalla Polizia locale, grazie ai varchi elettronici dotati di telecamere.
Gli agenti lo hanno beccato nei giorni scorsi: si tratta di un cittadino extracomunitario, residente a Mondovì. Nella targa della sua moto compariva la lettera “D” che, grazie a un’abrasione su uno dei due lati, sembrava una “C” (ancora da capire se l’alterazione è una contraffazione voluta: ovviamente il proprietario del mezzo sostiene che non sia così, che la targa è stata alterata dall’usura). Fondamentale è stato il sistema di lettura targhe impostato sulle telecamere: appena gli occhi elettronici l’hanno individuata, alla Polizia locale è arrivata la segnalazione e gli agenti hanno potuto fermare il centauro. La moto, una volta controllata, è risultata anche priva di assicurazione valida. Il mezzo è stato sequestrato, il proprietario sanzionato (multa di 800 euro) e sono ovviamente in corso gli accertamenti per stabilire le cause dell’alterazione della targa. Un’ulteriore dimostrazione che i sistemi di sorveglianza installati di recente in città funzionano molto bene.