Analizziamo un lavoro uscito da poco e reperibile sul portale di Roccia Music in freedownload: La vita giusta per me, di Coco. L’artista, di origini napoletane e ora trasferitosi a Londra, fino a poco tempo fa si faceva chiamare semplicemente Corrado, e l’avevamo incontrato in alcuni featuring soprattutto con Luchè all’interno dei suoi lavori solisti. Già all’interno delle strofe con Luchè si distingueva per l’originalità dei contenuti e un certo stile molto personale e fresco. Il lavoro da solista come Coco arriva dopo l’uscita, passata completamente sotto silenzio, di un Ep chiamato “Doveva andare così”: alcuni brani sono molto belli, tra cui in particolare “Ciò che abbiamo siamo noi”, pezzo di punta (di cui si consiglia il video). Col nuovo lavoro invece Coco esce finalmente sulla scena e si propone: più corposo, innovativo, di alto livello a partire dalle basi, molto contaminate e all’interno delle quali riecheggiano influenze funky/soul, tradotte però in chiave elettronica (uso massiccio di synth): darne un’etichetta è molto complicato dato che non sono totalmente ascrivibili ad alcun genere in particolare. Sono semplicemente “nuove” (per questo l’album sa di “fresco”): si intra-ode anche l’influenza di ascolti effettuati in un contesto così integrato e complesso come Londra.
Coco e Luchè amministrano entrambi un ristorante a Londra: descrivono nei testi, entrambi, l’essere “uomini di affari” e le problematiche annesse, ma anche le soddisfazioni connesse alla creazione di un business commerciale.
Coco già aveva descritto in passato (all’interno del testo “Non credo più”) il lutto conseguente alla perdita della madre (“Credimi ho visto la vita dopo una morte”); ora l’argomento torna, potente, e si percepisce tra le righe, come tematica stabilmente presente. L’artista dice: “la vita mi ha dato tutto, poi mi ha preso il doppio, e ora voglio il triplo anche se non ne ho bisogno”. Questa è esattamente l’attitudine con cui scrive gli altri testi, e la ragione del suo stesso lottare per affermarsi.
Colpisce inoltre per lo stile, l’immaginario che espone per via dei testi e del suo stesso personaggio: attitudine “nera”, ma ricerca stilistica ineccepibile. Parole chiavi: contaminazione, Londra, neomelodico (è forte la vena melodrammatica, come succede anche in Luchè; c’è un forte sentimentalismo e molto cuore nei testi, che mettono a nudo la persone oltre che l’artista). Pezzo di punta dell’album: Come mi vedi, bellissima.
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La vita giusta per Coco
La cena polemica # 14