Un fumetto nel web: Zerocalcare

Continuiamo il viaggio nei Premi Micheluzzi 2017 col vincitore del trofeo più importante: Zerocalcare con Kobane Calling.

Continuiamo questa serie di articoli sui fumetti nel web, andando a scoprire alcuni webcomics interessanti a partire dai Premi Micheluzzi di quest'anno, da poco conclusi, in una edizione del Comicon dedicata nello specifico al rapporto tra Fumetto e Web. La scorsa volta avevamo visto come il premio per il Webcomic fosse stato vinto da Aqualung
di Paliaga e Carlomagno; vediamo invece il vincitore del premio per il miglior fumetto in assoluto, che è probabilmente il più importante autore emerso dal web nel corso degli anni '10.

Zerocalcare, al secolo Michele Rech, è infatti emerso grazie al blog creato con questo nome d'arte (disponibile qui). Rech veniva dal fumetto "impegnato", legato alla scena dei centri sociali (uno dei suoi primi lavori di rilievo è stato un fumetto dedicato ai fatti del G8 di Genova del 2001), mentre nel blog Zerocalcare ha creato una striscia ironicamente autobiografica in cui ha fatto il ritratto di una generazione di trentenni nelle sacche dell'età della crisi, costretti a un'eterna adolescenza. Da un lato, il fumetto usa a mani basse tutti gli elementi della cultura anni '80/90 che costituiscono la madaleine segreta di questa generazione; dall'altro, però, Zerocalcare riesce a inserire qualche slancio più graffiante sotto l'ironia bonaria, che rende i suoi fumetti più vitali, più genuini di molte operazioni più puramente "commerciali" (pur legittime).

Il segno distintivo più evidente è la griglia del fumetto, volutamente "disegnata male", così come i disegni stessi adottano un segno che il grande Andrea Pazienza avrebbe definito "estivo", ovvero all'apparenza ironicamente svogliato. Zerocalcare naturalmente dissimula, sotto questa finta indolenza, una capacità di gestione dei tempi e degli spazi del fumetto davvero invidiabile, che è quello che fa funzionare i suoi webcomics e far scattare l'elemento di identificazione in un pubblico larghissimo. Ciò che mi ha sempre sorpreso è come il successo non si sia affatto limitato a un effetto "nostalgia canaglia", ma i suoi fumetti abbiano coinvolto anche le generazioni successive, per cui gli anni '80 non sono l'infanzia ma una retro-wave lontana nel tempo.

Il successo di pubblico si è accompagnato a quello critico: prima del Micheluzzi, Zerocalcare era stato candidato al Premio Strega per la letteratura, secondo autore dopo Gipi. Un riconoscimento anche discusso da parte del mondo del fumetto, specialmente da parte di chi non vuole che la legittimazione del medium passi trasformandolo (con una oggettiva demenutio) in un sottogenere della letteratura. Ma, indubbiamente, un successo per Zerocalcare.

Kobane Calling, l'opera che ha vinto il Micheluzzi, è invece un coraggioso tentativo di uscire da questa in fondo comoda "zona di comfort" che l'autore si è creato: non solo come temi, ma proprio fisicamente. Infatti, il romanzo a fumetti è un reportage da Kobane, città curda al centro dell'intricato conflitto dell'Isis. Zerocalcare, pur partendo da posizioni radicalmente antagoniste, colpisce per la capacità di offrire un resoconto onesto e poco ideologico, proprio per questo convincente, in un ambito che è un vero e proprio terreno minato (non solo metaforicamente), e senza dissimulare le contraddizioni anche delle forze curde, di cui sposa con convinzione la causa. Data l'importanza avuta, è già disponibile tra l'altro in molte biblioteche (vedi qui).

Ha suscitato qualche polemica, anche in sé non del tutto illegittima, il fatto che Kobane Calling avesse già vinto, in forma breve, un premio ai Micheluzzi dell'anno scorso: e tuttavia il riconoscimento a Zerocalcare appare pienamente legittimo, essendo uno degli autori di punta di quella "legittimazione" del fumetto che avrebbe dovuto ormai esser giunta da tempo, e che invece bisogna ancora difendere in modo battagliero. Una curiosità monregalese può essere il fatto che Roberto Recchioni, il Magister del Comicon che ha premiato Zero, avesse anticipato il suo apprezzamento (oltre che altrove) anche in una intervista all'Unione, qui, durante una sua presenza in città. E anche i giovani di Atti-Vì, nelle loro proposte per la città, avevano suggerito di provare a contattare Zerocalcare per dare una svolta a una Aspettando Collisioni in trend costantemente calante (vedi qui).
Non resta quindi che rimandarvi nuovamente ai fumetti di Zerocalcare, nella speranza in un prossimo futuro di poterlo avere magari ospite nella nostra Mondovì.

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