Il Contratto di programma ANAS appena approvato e il relativo piano pluriennale 2016-2020 non vanno bene. Lo sostiene l'assessore regionale Francesco Balocco: «Nasce vecchio e non sufficientemente concordato con la Regione». Questo all'indomani dell'approvazione del programma -che, fra l'altro, sbloccava finalmente l'annosa questione della tangenziale di Mondovì.
Balocco, assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture: «Anas ha già garantito la propria disponibilità a procedere ad un percorso condiviso di ridefinizione del programma di investimenti per renderlo più aderente alle reali necessità del territorio, nei prossimi aggiornamenti, a partire dall’incontro con i vertici ANAS già concordato all’inizio di settembre». Balocco non fa riferimenti a Mondovì, ma lamenta l’esclusione dal piano di investimenti della società che gestisce la rete nazionale delle strade, degli interventi definitivi di messa in sicurezza della Statale 34 del lago Maggiore
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«Il CdP ANAS per altro risulta già superato – prosegue nella sua analisi Balocco – perché non tiene conto del processo di riclassificazione delle strade “di interesse statale” nelle tratte lungo le direttrici nazionali e regionali che dovrebbero tornare di competenza ANAS». Si tratta di circa 1100 km oggi gestiti dalle province. In Occasione della della Conferenza Unificata Stato-Regioni-Comuni dello scorso 3 agosto, rispetto alla proposta elaborata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nei mesi scorsi, la regione Piemonte, insieme alle regioni Lombarda, Veneto ed Emilia Romagna ha chiesto una proroga al 30 settembre per concludere specifici accordi con gli Enti proprietari della rete oggetto di riclassificazione (ed in particolare con Città Metropolitana e provincia di Vercelli che avevano espresso parere contrario al passaggio delle loro strade ad ANAS alle condizioni proposte dal MIT). Il problema principale che la Regione Piemonte intende definire nella trattativa con il MIT e ANAS, riguarda proprio la manutenzione della rete viaria che rimarrà in capo alle province, ma per la quale, al momento, non sono garantite risorse sufficienti, a fronte di una situazione spesso drammatica dello stato delle strade stesse.
Costa: «Nessun riferimento a Mondovì. Ora si deve procedere per il progetto»
«Non mi pare che l'assessore Balocco faccia riferimento a Mondovi – interviene Enrico Costa – quando evidenzia la necessità di un aggiornamento del Piano. Ho parlato con Balocco nei giorni scorsi ed abbiamo concordato di vederci ai primi di settembre, anche con il sindaco di Mondovi. Occorre infatti che ora si proceda alle fasi di progetto successivi al preliminare».
Ricordiamo che due settimane fa la deputata PD Gribaudo definiva il terzo lotto della tangenziale di Mondovì come un’opera su cui forse non si deve investire.