La storia infinita dei vecchi vagoni della “fune”: «In una rotonda», «Abbandonati», «Trasformati in un ufficio turistico»

Un video su Facebook riesuma la vicenda: che ne sarà dei vagoni della vecchia funicolare?

Ci sono argomenti che, tanto per citare un titolo noto, a volte ritornano. Temi sempreverdi. Uno di questi è la domanda: ma che fine hanno fatto i vagoni della vecchia funicolare?

Con un video su facebook pubblicato sulla pagina "Pierino e minestra" (QUI IL VIDEO), i due monregalesi Diego Tesauro e Alessandro Gallesio hanno riesumato l'argomento. Non è una novità - anzi - ma è un bene che qualcuno ci pensi ancora.

I vagoni azzurri, smontati negli anni '90
Quei vagoni sono un simbolo di Mondovì. Le vecchie cabine della “Fune”, quelle azzurre e dalla sagoma un po’ stondata, vennero montate negli anni ’40. Era la “terza serie” di carrozze, dopo quelle storiche della prima era e le seconde montate nel 1923, che furono anche le prime a funzionare elettricamente. Quelle azzurre restarono attive fino al ’75, quando la funicolare chiuse i battenti, e rimasero per quasi 20 anni ferme lì sui vecchi binari. Furono rimosse a metà degli anni'90, quando partirono i lavori per il nuovo impianto, con le nuove vetture dal design firmato Giugiaro.

Fin dal primo giorno si pensò a “far qualcosa” di quelle storiche carrozze, ancora affascinanti e soprattutto testimoni di un passato importante e unico per Mondovì. Furono traslocate in un’officina meccanica di Pianfei, per essere rimessa a nuovo - ovviamente solo nella parte esterna (porte, tettuccio e vetri). Nel giugno 2015 una delle due carrozze venne collocata a Breo, vicino al Palaitis.

Dove collocarle? Tante ipotesi diverse
Restava da trovare una qualche futura collocazione dei vagoni. Una prima ipotesi era quella di piazzare la carrozza nella rotonda “del Beila”, lungo la provinciale per Villanova. Venne realizzato una sorta di piedistallo, che però tutt'ora è rimasto l'unica traccia di quel progetto. 

Poi venne un'altra idea: sistemarne nel “rotondone” alle porte di Mondovicino e dell'autostrada, un punto sicuramente più visibile e trafficato: ma prima di procedere si doveva ottenere il parere positivo della Società Autostrade, dal momento che la rotonda si affaccia anche sull’imbocco del casello.

La "somma" delle due ipotesi (entrambe le rotonde), non fu mai finanziata.

Ultima ipotesi, avanzata dal'Amministrazione uscente e dall'ATL non più tardi la scorsa primavera: usare il vagone e "riarredarlo" come ufficio turistico, in piazza della Repubblica

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