Dente, sarebbe meglio dire. Non Denti. Perché quando sei vecchia come mia mamma non ne parli più al plurale. Nemmeno al duale o al singolare, ne parli. Se esistesse il numero zerale, potresti parlarne con quello. I Denti a una certa età sono un ricordo – piacevole, credo, ma solo un ricordo. Beh, è vero: puoi sempre comprare una Dentiera, cioè una roba che fa finta di restituirti i Denti in cambio di un lauto compenso. Un Do ut Dens, insomma. Eh già - perché Dente viene dal latino Dente(m), cioè dall’accusativo di Dens, che a volersela tirare con l’etimologia sarebbe il participio presente del verbo Edo, ‘mangiare’. Praticamente Dens verrebbe da Edens e si potrebbe tradurre come ‘quello che mangia’. Così quando non hai più Denti vuol dire che non hai più nessuno che mangi con te; e ti tocca mangiare da solo, la tua bocca è una sala vuota senza compagnia – e usare una Dentiera sarebbe come riempirsi la casa di fiori finti, meglio accettare la solitudine orale e tenersi in tasca i quattrini. Circola anche più aria.
Mangiare da soli senza Denti del resto può diventare un’opera d’arte, purché si mangino zuppe di fagioli come nel quadro di Annibale Carracci.Il pane che c’è in tavola bisogna consumarlo fresco ma se per risparmiare si decide di mangiarlo anche stantìo allora è consigliato inzupparlo nell’acqua o nel vino…
Ma sono piccoli inconvenienti. Vuoi mettere il piacere di non avere più Mal di Denti? E di non doverti più sottoporre ai riti esoterici del Santone dei Denti? Come, chi è il Santone dei Denti? Lo spiega bene un articolo dell’antropologo Horace Miner, dedicato alla popolazione dei Nacirema (https://usandculture.wordpress.com/2013/11/02/body-rituals-among-the-nacirema-horace-miner-eng/): un popolo ossessionato dalla pulizia della bocca, che ogni giorno pratica strani rituali di purificazione del cavo orale e che alcune volte all’anno si reca appunto da un Santone dei Denti, uno stregone con strumenti assurdi e spaventosi che pratica esorcismi sul fedele sottoponendolo a torture dolorissime.
Le usanze dei Nacirema come si sa da alcuni anni si sono diffuse anche da noi, ma da noi – come da loro – i vecchi e le vecchie senza denti sono esonerati dall’obbligo sociale di sottoporsi alle cerimonie sacrali del Santone dei Denti. Visto che ogni cerimonia sacra presieduta da questo Santone deve essere rimunerata con abbondanza, avere perso i Denti può essere addirittura considerata una benedizione divina che consente un notevole risparmio.
Il legame fra Denti e Denaro d’altra parte è evidente già ai bambini, che quando perdono i Dentini da Latte ogni volta se li trovano lautamente ricompensati con un soldino. I bambini di 11 anni, una volta capito l’automatismo, anziché iscriversi alle medie fanno carte false per passare la selezione a Odontoiatria e Protesi Dentaria – ma finora nessuna università ci è cascata e li hanno rispediti tutti a studiare analisi grammaticale, tabelline e altre strazianti nullità del genere.
Però, a proposito di bambini: bisogna riconoscere che la mancanza di Denti rende straordinariamente simile il sorriso di un vecchio a quello di un bambino: e anche questo è un vantaggio, a chi non ti conosce non fai più paura, perché gli esseri umani dotati di Dentizione come i canidi sorridono mostrando i Denti e cioè facendo un gesto tremendamente minaccioso. Ricordate il sonetto di Belli? Sovrani in allegria so’ bbrutti esempi. Chi ride cosa fa? Mostra li denti.
Appunto.
Ma anche di quelli senza Denti non bisogna fidarsi troppo – né se sono vecchi né se sono bambini. Un esempio è lo Sdentato, il drago della razza Furia Buia che sembra un giocherellone simpatico proprio perché non ha i Denti. Ma è un inganno: i Denti li ha, solo che sono retrattili. E anche quando non li mostra, sa scatenare una terribile potenza di fuoco. È un Drago, del resto. Ne sa qualcosa il giovane Hiccup, il suo istruttore o Dragon Trainer ma potremmo anche dire il suo Badante – il suo Ba-Dente…