C’è stata un’epoca in cui San Martino… era San Martino, e l’11 novembre si faceva il mercato della verdura sia che cadesse di feriale o di festivo. Perché quello era il giorno in cui i carri si riempivano e si portavano in piazza, e per chi doveva fare provvista per l’inverno era l’ultima occasione per riempire la dispensa. Da qualche anno, a Piazza, l’Associazione “La Funicolare” ha cercato di riportare a galla la tradizione, ribattezzandola con un nuovo nome – “Cavoli tuoi” – lasciando però intatto il senso: quello di un mercato contadino fatto di prodotti di qualità.
LA FIERA
Quest’anno la fiera, che ormai è stata spostata alla domenica, cade proprio l’11 novembre. Appuntamento in piazza Maggiore dalle 9 alle 18. «Questa è una coincidenza, per i “tempi moderni”, mentre in passato l’appuntamento era sempre e comunque fissato per la giornata dell’11 novembre – spiega Domenico Mantella, promotore della manifestazione –. Anzi, in quegli anni ci si preparava già dalla sera precedente, quando in piazza Maggiore incominciavano ad arrivare carri di porri, cavoli, patate, rape e quanto altro si coltivava nelle nostre campagne. Si festeggiava così la Fiera dì San Martino, l’ultima occasione per fare provviste prima dell’arrivo della neve e del freddo». «L’intento – spiega Mattia Germone, presidente “La Funicolare” – è stato quello di riprendere e continuare una tradizione antica, mettendo a disposizione dei visitatori il meglio dei prodotti tipici della terra, scelti fra quelli che meglio rappresentano il territorio, il tutto unito ad arte e cultura».
A PRANZO CON CAVOLI, PORRI E ZUPPE
In piazza Maggiore saranno dunque protagonisti i più rinomati prodotti ortofrutticoli del Piemonte, a partire dal porro di Cervere (consorzio) sino ai presidi Slow Food del cardo gobbo di Nizza Monferrato, del fagiolo di Badalucco, della piattella canavesana, della rapa di Caprauna e del peperone di Carmagnola. Tra le bancarelle anche produttori di derivati, marmellate e miele. Un’occasione particolare, unica, per poter confrontare ed apprezzare sapori e fragranze di varietà diverse. A partire dalle ore 12,30 sarà inoltre possibile degustare le tradizionali zuppe del territorio. Il menù proporrà il minestrone di trippe, por e coj, la cisrà di Dogliani, la zuppa di ceci di Nucetto, la vellutata di zucca di Piozzo, fagioli con le cotiche di Bagnasco, crauti e cotechini e, per finire, la frittelle e strudel di mele della Garzegna (De.Co.). Per l’intera giornata di domenica un’ulteriore accattivante iniziativa: “Come si divertivano una volta?”. Prezzemolo farà divertire il pubblico con i giochi che adulti e bambini utilizzavano nel secolo scorso. Confermata anche l’attesa distribuzione delle ‘scodelle di San Martino’, manufatti unici ed irripetibili: una nuova collezione che pone le basi nell’antica arte della ceramica, profondamente radicata nella storia di Mondovì e del Monregalese. Alle ore 14,30 avrà inoltre luogo la cerimonia di consegna del premio “Cavolo d’oro.