Speleologo bloccato in grotta a Briga Alta a 300 metri di profondità

Il Soccorso Alpino è in intervento giovedì 8 agosto per soccorrere uno speleologo francese, bloccato a 300 metri di profondità nella grotta Fiat Lux

Speleologo intrappolato in grotta a Briga Alta

Sono arrivati da mezza Italia, per liberare lo speleologo bloccato in grotta a Briga Alta a 300 metri di profondità. Incastrato, ferito ma non grave. A 300 metri dalla luce e dal calore del sole. È sempre rimasto cosciente mentre, dall'alto, la squadra dei suoi salvatori si metteva in moto per raggiungerlo.

Uno speleologo francese è rimasto intrappolato ieri, giovedì 8 agosto, nelle profondità della grotta Fiat Lux sul Massiccio Marguareis nel Comune di Briga Alta. Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è in intervenuto per tirarlo fuori. Le operazioni sono ancora in corso oggi, la mattina di venerdì 9 agosto.

Lo speleologo era rimasto incastrato nel tardo pomeriggio di ieri all'interno di un meandro della grotta. Sul posto sono giunti gli "angeli" del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) da mezza Italia: le Delegazioni di Piemonte, Liguria, Lombardia, Toscana, Friuli, Veneto e Trentino. Oltre alla Commissione nazionale Disostruzione e alla Commissione Medica.

In nottata l'uomo è stato raggiunto, estratto e condizionato da una squadra sanitaria di soccorso specializzata in soccorso in ambiente impervio. La grotta è stata completamente riattrezzata da alcune squadre di tecnici e sono in corso le operazioni di recupero. L'uomo è cosciente ma esausto e collaborante.

+++ AGGIORNAMENTO 9 agosto 2019 - Ore 12:50 +++

Prosegue l'operazione di soccorso dello speleologo francese imasto bloccato ieri pomeriggio nella grotta Fiat Lux sul massiccio del Marguareis nel Comune di Briga Alta. Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha approntato una serie di dispositivi di sollevamento su corda che hanno permesso alle squadre di tecnici soccorritori di sollevare lo speleologo in difficoltà dalla profondità di -300 m dove era rimasto bloccato fino a -170 m.

In questo momento lo speleologo sta riposando in una tenda ipogea attrezzata sotto il continuo monitoraggio dei medici del CNSAS che lo assistono da quando è iniziato il recupero.

Nel frattempo, le prime squadre dei tecnici, al lavoro da ieri sera, si stanno avvicendando con nuove squadre fresche e stanno completando l'attrezzamento della parte alta della grotta per rendere più rapido il recupero quando le condizioni dello speleologo permetteranno di proseguire la risalita assistita.

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