Una lunga fiaccolata per abbracciare Alessandro. Una commossa scia di persone, tanti bambini, ragazzi, famiglie, venerdì sera ha voluto stringere in un ultimo simbolico abbraccio Alessandro Sciutto e testimoniare la propria vicinanza alla famiglia del 13enne di Plodio deceduto nella giornata di domenica in un tragico incidente stradale a Borgo San Dalmazzo. Dalla scuola dell’infanzia e primaria “Giorgio Gaiero” di Cosseria, dove il ragazzo aveva compiuto il primo ciclo di studi, è partita una fiaccolata, a cui a Marghero si è unita una folta rappresentanza di persone di Millesimo, dove Alessandro aveva frequentato le scuole medie all’istituto “Luzzati”. La processione è proseguita fino a Plodio Alto, dove ad attenderla vi erano i cittadini di Plodio, Comune in cui il ragazzo era cresciuto insieme a mamma Cinzia, a papà Marcello e al fratello maggiore Christian. La fiaccolata ha raggiunto l’abitazione della famiglia Sciutto per dirigersi, infine, alla chiesa parrocchiale Sant’Andrea per la celebrazione del Santo rosario. I funerali dal giovane saranno celebrati, oggi, sabato 17 agosto, alle ore 15, a Plodio.
Una lunga fiaccolata per abbracciare Alessandro
Per quanto riguarda, invece, le indagini per fare chiarezza sulla dinamica dell’indicente è stato appurato che domenica pomeriggio la famiglia Sciutto stava facendo ritorno dalla montagna a bordo di una Suzuki S-Cross, guidata dalla mamma Cinzia Oddone, sul lato passeggero viaggiava il padre Marcello e dietro il figlio Alessandro, tutti avevano allacciate le cinture di sicurezza. Lungo la tangenziale di Borgo San Dalmazzo, la donna, forse per un malore o per un colpo di sonno, ha perso il controllo dell’auto che ha tagliato in diagonale l’intera carreggiata, uscendo dall’asfalto sul lato sinistro per poi schiantarsi contro un muretto. Un impatto fatale per Alessandro che è morto, praticamente subito, a causa del contraccolpo che gli ha provocato un trauma alla base cranica, a stabilirlo è stato l’esame esterno del medico legale (non è stata necessaria l’autopsia). Sull’intera vicenda è stata aperta un’inchiesta giudiziaria: la donna è iscritta nel registro degli indagati per omicidio colposo. Un atto dovuto nel proseguimento delle indagini, che i magistrati di Cuneo e il procuratore, Onelio Dodero, stanno conducendo con la massima delicatezza. Nei prossimi giorni verranno effettuati anche gli accertamenti tecnici, che si concentreranno sia sulle condizioni meccaniche della macchina sia sul corretto funzionamento delle cinture di sicurezza. Per tracciare un quadro più chiaro la Procura nominerà un perito.