Approvato l'accordo coi sindacati per gli ex lavoratori della piscina di Mondovì. La Giunta Comunale ha detto il suo sì all'accordo con la NidiL-CGIL: il documento deve tuttavia ancora essere ratificato dai sindacati.
Il tema è noto. La piscina comunale è chiusa, e lo resterà per un periodo di 18-24 mesi, fino alla fine dei lavori di riqualificazione energetica. A rimetterci, però, non sono stati solo gli utenti: la chiusura ha lasciato senza lavoro bagnini e operatori dell’impianto. Che da mesi, assieme ai sindacati, hanno chiesto al Comune un aiuto. Il Comune ha lavorato a un accordo coi sindacati per trovare una soluzione di copertura, ovviamente nei limiti consentiti dalla legge, che guardi al periodo futuro.
La struttura è stata chiusa il 1 giugno con ordinanza del sindaco, anche a seguito di un intervento dei Vigili del Fuoco e dell’Asl per una anomala presenza di cloro nell'impianto di aerazione. da qui la decisione di chiudere l'impianto in via definitiva e di far partire i lavori. Le 25 persone occupate a vario titolo nella struttura alle dipendenze del gestore risultavano prive di ogni ammortizzatore sociale, e il sindacato ha richiesto all'Amministrazione Comunale, insieme agli stessi lavoratori, interventi finalizzati a garantire un lavoro ed un reddito per i mesi di chiusura dell'impianto ed un impegno a promuovere un’eventuale riassunzione dello stesso personale alla riapertura dell'impianto sportivo. Ci sono stati numerosi incontri fra sindacato e Comune, prima di arrivare all'accordo che è stato approvato la scorsa settimana dalla Giunta.
Nel testo si legge che «il Comune di Mondovì si impegna a promuovere la riassunzione dei lavoratori impiegati presso la piscina comunale al termine dei lavori di adeguamento e riqualificazione dell’impianto sportivo, inserendo una specifica clausola nel nuovo bando di gara per l’affidamento della gestione». In particolare, si legge nell'accordo, « i lavoratori già impiegati presso la piscina comunale potranno presentare al Comune di Mondovì una manifestazione di interesse ad essere assunti presso l’impianto natatorio al termine dei lavori di riqualificazione, una volta individuato il nuovo operatore economico concessionario della gestione».
Il Comune si assume anche una serie di impegni: inserire nel bando di gara l’obbligo a carico dell’affidatario della gestione di applicare il contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore (come richiesto dai sindacati: un tema ben noto a chi lavora nel settore), verificare l’avvenuto pagamento delle spettanze dei lavoratori alle dipendenze del gestore uscente per i mesi di maggio, giugno, luglio e agosto, porre in essere azioni finalizzate a promuovere la ricollocazione del personale presso appaltatori o concessionari di servizi pubblici che impieghino professionalità analoghe a partire dal mese di luglio 2019 (con i curricula in mano), predisporre i progetti dei cantieri di lavoro e dei PPU in ambiti quali valorizzazione del patrimonio ambientale e urbanistico, valorizzazione del patrimonio pubblico e culturale, servizi alla persona di utilità pubblica e sociale.
I lavoratori già impiegati presso la piscina, se residenti a Mondovì, verranno inoltre inseriti tra i soggetti che, sulla base dell’ISEE corrente (redditi 2019), potranno accedere alle agevolazioni disposte sulle tariffe di accesso ai servizi o in forma di rimborso di imposte e tasse, con particolare riferimento all’avviso pubblico indetto in attuazione dell’accordo sottoscritto con CGIL-CISL-UIL provinciali per la restituzione dell’addizionale IRPEF e della TARI versate nell’anno di imposta 2018.