Con la fine dell’anno, in ottemperanza alle disposizioni di legge, nelle pagine personali di ciascun parlamentare è pubblicata, sui siti di Camera e Senato, la relativa documentazione riguardante le “dichiarazioni patrimoniali”.
Ecco dunque le cifre. Nella dichiarazione dei redditi del 2019 il premier Conte ha dichiarato (per il 2018) un reddito imponibile pari a 1.155.229 euro. Con un aumento di circa 700mila euro, dovuto al fatto che, alla nomina di presidente del Consiglio, ha chiuso tutti gli incarichi pendenti emettendo quindi le relative fatture, che sarebbero state diluite invece su più tempo.
Nell’elenco la monregalese Fabiana Dadone, ministro della PA, dichiara un reddito di 98.471, derivante da lavoro dipendente. Una cifra superiore rispetto a Matteo Salvini: "solo" 70.173 euro il reddito dichiarato dal leader della Lega.
Tra i ministri il più “ricco” risulta essere Dario Franceschini (200.767 euro), mentre all’ultimo posto c’è il ministro per Affari europei Enzo Amendola con un imponibile di 45.753 euro.
La cifra va però spiegata. "Io non faccio detrazione" precisa Fabiana Dadone. "E soprattutto la parte sostanziosa dei rimborsi, che non fanno parte dell'imponibile, da parte mia viene rendicontata in modo da rendere le eccedenze".
I ministri, Renzi e Berlusconi
Il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, dichiara 153. 832 euro, Lorenzo Guerini (Difesa) 131.914 euro, Nunzia Catalfo (Lavoro e politiche sociali) 115.290 euro, il ministro dell'Ambiente Sergio Costa 104.271, poi segue Gualtieri (Economia e finanze) con un reddito imponibile di 104.134 e Francesco Boccia (Affari regionali) con 99.643 euro. Dichiarano meno della Dadone il ministro dei rapporti con il Parlamento, Federico D'Inca (95.863 euro), il ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova (94.445 euro).Tra i leader di partito il reddito più alto è ancora di Berlusconi (oltre 48 milioni di euro), mentre Renzi ne dichiara 796.281 e Giorgia Meloni 97.145.