Un romanzo denso e intenso quello di Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2020. La vicenda ruota intorno a Marco Carrera, protagonista che si trova al centro di legami che si attorcigliano alla sua vita costruendo nodi indissolubili, mentre lui, oculista affermato, fa di tutto per rispettare i ruoli di marito, padre, figlio, fratello, assolvendo ai doveri che quelle figure, in cui si trova spesso ingabbiato, gli impongono. Così come il colibrì, soprannome con cui la madre lo chiamava per via della sua stazza minuta, cerca di mantenersi fermo e sospeso con il battito incessante delle ali, anche Marco prova a trovare il suo equilibrio nel vortice di tempeste che cercheranno di abbatterlo. Sbatte le ali, Marco come il colibrì, ma non si muove. Attraversa ondate di dolore, lutti, fatiche, avventure e rinunce, mantenendosi saldo senza spostarli quegli equilibri, anche laddove, forse, sarebbe stato necessario sbilanciarsi per trovare una dimensione più autentica. Un matrimonio che si rivela finzione, un amore mai vissuto, eppure fil rouge di tutta un’esistenza; il mito della famiglia perfetta banalmente sfatato, un fratello da cui lo separa un muro di incomunicabilità, una sorella la cui morte precoce non smetterà di tormentarlo, una figlia problematica: questi i principali nodi che si dipanano tra gli anni 70 fino al futuro prossimo del 2030. Il filo immaginario a cui la figlia Adele si sente appesa, per via di una sindrome fobico-ossessiva infantile, pare quasi diventare simbolo di quei legami complicati che la psicanalisi, a cui tutti tranne Marco sembrano doversi sottoporre, cerca di risolvere. Sono nodi, quelli della vita di Marco, che si incontrano in ordine apparentemente sparso, senza cronologia, in un impianto architettonico che oscilla tra balzi in avanti e a ritroso, scardinando, sul modello dei grandi scrittori di inizio Novecento, la trama tradizionale. Il quadro si compone e si completa poco a poco, scandito da una scrittura profonda, precisa e puntigliosa, a tratti complessa, ricchissima di dialoghi capaci di creare atmosfere accurate in cui al lettore pare di esser lì, ad ascoltare quelle fitte conversazioni di creature messe a nudo, con sottile psicologia, di fronte alle miserie, alla forza e alle contraddizioni dell’essere umano.
Premio Strega 2020: Stregati dal “Colibrì” di Sandro Veronesi
Esploriamo il libro del vincitore del premio Strega 2020: una saga familiare, e la formazione di un uomo, in un romanzo complesso e articolato