La Costituzione italiana, nel libretto in formato tascabile, e il corso salva-vita di primo soccorso. Così Carrù accoglie i suoi neo diciottenni nella comunità «dei grandi». «Ci facevate parte già da prima. Ma ora avete nuovi diritti e, dall’altro lato, nuovi doveri», ricorda il sindaco Nicola Schellino nella cerimonia all’aperto di questa mattina, sul porfido di piazzetta Municipio. Da qui l’idea del Comune, in collaborazione al Gruppo Volontari del soccorso di Clavesana, di offrire a tutti i ragazzi il corso per sapere “cosa fare” in caso d’emergenza. Solo quattro ore, che diventano però fondamentali quando c’è in ballo una vita.
«Pochissime persone, in arresto cardiaco, riescono a salvarsi» spiega Maurizio Arnaldi, presidente dei volontari del soccorso. «Saper effettuare le manovre corrette e avere a disposizione un Dae (defibrillatore semiautomatico), aumenta le probabilità fino al 40%. I danni cerebrali sopraggiungono tra i 6 e i 7 minuti, quelli permanenti oltre i 10. Un’ambulanza difficilmente riesce ad arrivare in così poco tempo, per questo è importante che ciascuno di noi sia in grado di fare qualcosa. Mi è capitato, proprio ieri, in prima persona, quando il mio vicino di casa si è sentito male. Grazie al pronto intervento, ora ha una speranza». Il progetto di “Carrù cardioprotetta” è stato sposato in pieno all’Amministrazione: «Puntiamo ad installare – illustra il sindaco Schellino – ogni anno 2 nuovi Dae in paese, andando a incrementare progressivamente i tre già esistenti».
Erano presenti (dalle 10 alle 11) sia i ragazzi della leva dei 2002 – l’anno scorso l’emergenza sanitaria ha impedito lo svolgersi di questo evento che tradizionalmente va avanti dal 2011 a Carrù – sia quelli della leva del 2003 (dalle 11 alle 12). A loro il consigliere Efrem Biaritz e l’assessore Christian Sciolla, due tra gli amministratori più giovani, hanno illustrato per sommi capi il “come” e il “cosa” rappresenta, per tutti noi, la carta costituzionale della Repubblica Italiana.