Operazione “Feudo”, agli arresti anche il segretario comunale di Dogliani

Ai domiciliari Anna Maria Di Napoli e l'ex sindaco Renato Maiolo, oltre a due professionisti. L'accusa delle Fiamme Gialle è di peculato, truffa aggravata ai danni dello Stato e turbativa d'asta per fatti accaduti nel Comune roerino

I militari della Guardia di finanza del Nucleo di Polizia Economica Finanziaria di Cuneo hanno fatto scattare, nelle prime ore della mattinata di oggi, l’operazione “Feudo”, dando esecuzione ad ordinanze di misure cautelari personali e reali disposte dal Gip del Tribunale di Asti, Francesca Di Naro, nei confronti dell’ex sindaco Renato Maiolo e del Segretario comunale del Comune di Santo Stefano Roero Anna Maria Di Napoli, nonchè di un architetto e di un geometra ai quali l’Ente locale ha frequentemente conferito incarichi tecnici. Tutti e quattro gli indagati sono stati posti agli arresti domiciliari e nei loro confronti è stato eseguito un sequestro preventivo di beni e valori per un ammontare complessivo di oltre 70 mila euro.

Il provvedimento costituisce l’epilogo di un’articolata indagine, diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Asti Davide Lucignani su incarico della Procura Regionale della Corte dei Conti, volta ad accertare presunti sprechi di denaro pubblico da parte dell’Amministrazione comunale (destinataria, negli ultimi 15 anni di circa 15 milioni di euro di finanziamenti statali), che avevano determinato, nel 2019, un deficit finanziario per oltre un milione e 300 mila alle casse dell’Ente locale roerino, peraltro commissariato da settembre 2020.

"Le indagini - riferiscono le Fiamme Gialle - hanno permesso di accertare molteplici condotte delittuose in capo ai soggetti colpiti dalle misure cautelari, gravemente indiziati, a vario titolo, di truffa aggravata ai danni dello Stato, turbata libertà degli incanti e falsità materiale ed ideologica in atti pubblici; al sindaco pro tempore sono contestati anche i reati di peculato, minacce e detenzione abusiva di armi. I finanzieri del Nucleo PEF, portando alla luce le cause dell’ingente dissesto finanziario del Comune di Santo Stefano Roero, hanno accertato l’esistenza di un sistema fraudolento, messo a punto dal Sindaco pro tempore e dalla sua compagna (il Segretario comunale) con l’ausilio di professionisti compiacenti, basato sulla canalizzazione di ingenti contributi pubblici per la realizzazione di opere edilizie, talvolta inutili o inutilizzate".

Ad esempio, "è stata accertata la realizzazione di un’area camper sprovvista di strada per l’accesso e quindi del tutto inutile; oppure l’accensione di un mutuo, nonostante l’enorme dissesto, per la realizzazione di un campo sportivo costruito su un altro già esistente, peraltro ad oggi del tutto inutilizzato. All’interno delle progettazioni per la realizzazione delle varie opere, venivano inserite spese ingiustificate e gonfiate, in modo tale da ottenere ingiusti profitti per sé e per i professionisti coinvolti; il tutto a danno delle risorse Comunali".

"Tale gestione si è determinata anche a causa di comportamenti intimidatori nei confronti di diversi dipendenti comunali, a tal punto da creare, anche quando non ha più ricoperto alcuna carica, una situazione di generale asservimento alle sue pretese. Le Fiamme Gialle hanno ulteriormente accertato che l'ex sindaco ha distratto somme di denaro dalle casse del Comune per almeno 35 mila euro; inoltre si è appropriato di beni del Comune (tra i quali un’autovettura) ed ha fatto eseguire lavori agricoli nei propri terreni addebitandoli fraudolentemente al bilancio comunale; dalle indagini è altresì emerso che era solito organizzare cene in ristoranti rinomati invitando personalità ed importanti autorità locali e talvolta nazionali, le cui (considerevoli) spese venivano totalmente addebitate al Comune nonostante l’allarmante situazione finanziaria".

Il segretario comunale Anna Maria Di Napoli ricopre lo stesso incarico, tra i Comuni del Monregalese, anche a Dogliani (Comune che risulta totalmente estraneo alle indagini). Così il sindaco doglianese Ugo Arnulfo: «Attendiamo con fiducia l'esito delle indagini e auguriamo al segretario di chiarire al più presto la sua posizione. Ribadiamo che il nostro ente non è assolutamente coinvolto nelle operazioni, che fanno riferimento per altro a fatti accaduti qualche anno fa».

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